Caponago: i cantieri aperti per non perdere i fondi (e poi sospesi per il tempo)

Qualche cittadino di Caponago si è chiesto: ma quei cantieri aperti e poi rimasti fermi? Una scelta dettata dall’esigenza di non perdere finanziamenti, spiega il sindaco.
Un cantiere stradale
Un cantiere stradale Fabrizio Radaelli

Cantieri sospesi o in ritardo con la chiusura per Covid, a Caponago? Il sindaco spiega il perché. Nei giorni scorsi alcuni cittadini caponaghesi avevano fatto notare come alcuni cantieri aperti nei mesi scorsi siano in ritardo rispetto alla data di chiusura lavori prevista e scritta sui cartelli informativi affissi sulle recinzioni degli stessi.

Il primo cittadino, Monica Buzzini, dice che «nei mesi scorsi, grazie all’impegno dei nostri uffici, siamo riusciti ad aprire tre diversi cantieri sul territorio comunale. Uno al parco della Fortuna, uno in via XXV Aprile e uno per l’adeguamento sismico della scuola. Abbiamo dovuto farlo in queste tempistiche perché avevamo ricevuto delle risorse per effettuare risorse che avremmo perso se non si procedeva con l’avvio dei lavori entro una determinata data».

Insomma: aperti per non rinunciare ai fondi, altro paio di maniche portarli avanti: l’asfalto, per esempio, non si può posare sotto certe temperature. «Ovviamente l’averli aperti in questa stagione complica la gestione soprattutto a causa delle temperature che non permettono alcuni tipi di lavorazioni o non ne garantiscono la migliore realizzazione. In questi casi succede che le aziende che hanno in appalto i lavori e che avevano dato una scadenza, chiedono una sospensione del cantiere che l’amministrazione valuta e spesso concede proprio per evitare problematiche di realizzazione. Non siamo comunque fermi però – assicura il primo cittadino -. Con le aziende in questione proseguono gli incontri e a breve ci verrà data una nuova data di fine lavori».