Capodanno: Monza vieta i botti per tre giorni, anche la Brianza dice no

Dopo averla annunciata, il sindaco di Monza ha firmato l’ordinanza che vieta l’utilizzo “di botti, petardi e fuochi d’artificio nei luoghi pubblici o aperti al pubblico della città”. Dal 30 dicembre all’1 gennaio, multe fino a 450 euro. Dicono no anche a Lissone, Desio, Besana, Ornago, Triuggio e Bovisio.
Monza Botti petardi
Monza Botti petardi Fabrizio Radaelli

Dopo averla annunciata, il sindaco di Monza ha firmato l’ordinanza che vieta l’utilizzo “di botti, petardi e fuochi d’artificio nei luoghi pubblici o aperti al pubblico della città, in occasione dei festeggiamenti di Capodanno”. Il divieto è previsto dal 30 dicembre fino a tutto l’1 gennaio, pena una sanzione amministrativa da 150 a 450 euro. Delle violazioni commesse dai minori risponderanno i genitori o chi ne ha la responsabilità.

Il Comando dei vigili, per la notte di San Silvestro, ha raddoppiato gli agenti in servizio nelle pattuglie esterne, per un maggiore presidio del territorio.


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Il divieto ha anche il via libera della Prefettura di Monza, Il Comune fa sapere che riguarderà in particolare il centro storico, il Parco e Villa Reale compresi i giardini, l’ospedale, i centri ed istituti di cura e salute nella fascia entro 300 metri dagli ingressi, parchi e giardini entro 300 metri dagli ingressi, le aree mercatali nei giorni e nelle ore di svolgimento del mercato con estensione ai 150 metri dalla delimitazione dell’area, i luoghi di culto, luoghi di aggregazione e di ritrovo, pubblici esercizi entro 50 metri dagli ingressi.

I divieti, inoltre, si estendono anche alle aree private qualora l’utilizzo dei fuochi pirotecnici possa avere effetti su luoghi pubblici o su luoghi privati appartenenti a terzi.

«Vorrei evitare a Monza il bollettino di guerra a cui siamo purtroppo abituati nelle cronache del primo giorno dell’anno – spiega il sindaco Allevi – anche perché i feriti spesso sono minori, più esposti a disattenzioni e incidenti. Poi penso anche agli amici a quattro zampe e alla tutela della loro salute: credo sia giusto evitare loro traumi inutili causati da esplosioni e scoppi».

Nell’ordinanza il sindaco ha sottolineato anche l’impatto ambientale dei fuochi d’artificio: “evidenziando la concentrazione di polveri sottili – con particolare riferimento al PM10 – nelle ore e nelle giornate immediatamente successive all’esplosione dei fuochi pirotecnici: un richiamo, questo, che anche Regione Lombardia sta diramando in queste ore e che il Comune di Monza ha voluto accogliere subito”.

In Brianza. A
Lissone vietati petardi e fuochi artificio al coperto e scoperto pubblici e privati, “ad esclusione artifizi pirotecnici 1EU V cat. E-D ovvero ex libera vendita”. L’ordinanza sarà attiva fino al 7 gennaio. È sempre proibito fare esplodere materiale vicino scuole, ospedale e luoghi di culto. Se le esplosioni spaventano gli animali ci saranno gli estremi per procedere per maltrattamento. Previste multe da 25 a 500 euro.

“Botti: No grazie” anche a Desio. È partita prima di Natale la campagna di comunicazione e sensibilizzazione per non festeggiare l’arrivo del nuovo anno con botti o petardi, “pericolosi sia per le persone che per l’ambiente. È un segno di civiltà anche nei confronti degli animali domestici e selvatici. Tutela la tua sicurezza e l’incolumità di persone, animali e cose”, informa la polizia locale. Prima di ricordare che anche per il codice penale chi “in genere, fa accensioni o esplosioni pericolose” è punibile con l’ammenda fino a centotre euro.

Il Comune di Besana in Brianza ha avviato per il Capodanno 2018 una campagna di sensibilizzazione per contrastare l’uso dei botti. La finalità è la “sicurezza e quiete dei cittadini”, ma anche il “contenimento degli inquinanti emessi in atmosfera” e la “tutela e il benessere degli animali”. Ulteriori informazioni, dettagli e consigli sono reperibili dal sito comunale.

Il Comune di Ornago lancia un appello alla cittadinanza invitandola a evitare l’uso di botti e fuochi d’artificio, per evitare l’inquinamento atmosferico, e tutelare l’incolumità di persone o animali.

Anche senza botti è festa per tutti a Triuggio. L’amministrazione comunale lancia anche per quest’anno un invito a tutti i cittadini perché usino con parsimonia, la sera del 31 dicembre, botti e fuochi d’artificio così da non spaventare coi forti rumori cani, gatti e tutti gli animaletti domestici che vivono in paese.

“Tuteliamo la nostra salute e quella dei nostri amici animali”. È l’appello lanciato dal sindaco di Bovisio Masciago, Giuliano Soldà, in vista di capodanno utilizzando il sito internet comunale. Il primo cittadino ha ricordato gli effetti negativi dei petardi e dei fuochi d’artificio sull’ambiente e sugli animali domestici e l’alto rischio di incidenti.

Agli animali pensa anche l’amministrazione comunale di Biassono e proporre un capodanno senza botti, ricordando alcuni accorgimenti utili da adottare proprio la notte di San Silvestro, per evitare che un uso irresponsabile di petardi e fuochi d’artificio possa fare del male anche a cani e gatti. Un forte spavento provocato dal rumore dei botti può provocare un collasso agli animali. Meglio quindi tenere in casa i quattro zampe, in un ambiente comodo e rassicurante, in attesa del nuovo anno.

Vademecum per gli animali. Se la Lega nazionale per la difesa del cane dice #ButtaiBotti, la sezione locale di Enpa ha aderito alla campagna promossa a livello nazionale contro l’uso irresponsabile dei botti e dei fuochi d’artificio. Perché se, come spiega Enpa, quella dei “botti” «è un’usanza ormai anacronistica», i disagi provocati dalle “esplosioni” restano più attuali che mai. Non solo a cani e gatti, ma anche a uccelli, conigli, cavalli, mucche e tutti gli animali: i botti generano grandi spaventi e forti stress. Ecco allora che per affrontare al meglio la notte di Capodanno,
Enpa ha approntato un piccolo vademecum: «Nei giorni cruciali – ha reso noto la onlus – tenete temporaneamente chiusi gli animali in un luogo sicuro e protetto, ricoverando in casa, in garage o in taverna, quelli che sono abituati a stare all’aperto: sono sempre troppi i cani e i gatti che, ogni anno, scappano in preda al terrore cercando di allontanarsi il più possibile dalla fonte di un rumore che per loro è insopportabile. Purtroppo, per molti di questi animali smarriti la fuga si conclude tragicamente con la morte per investimento».
Enpa suggerisce anche di tenere, in casa, il volume dello stereo o della tv più alto del solito, in modo da coprire i rumori esterni. E, ancora, invita a uscire con il cane sempre al guinzaglio, «mantenendo un atteggiamento sereno e ignorando le eventuali manifestazioni di paura dell’animale, per non rafforzarne il comportamento».