Campo nomadi ai confini di Monza Padre Daniel: «Dobbiamo aiutarli»

C’è qualcuno che da Monza ha deciso di aiutare i nomadi accampati a Sesto San Giovanni, al confine con la città. È padre Daniel Magnin, argentino, da sette anni guida della chiesa cristiana evangelica “Un Nuovo Giorno” di via Marsala.
Padre Daniel Magnin, sulla sinistra, al campo nomadi
Padre Daniel Magnin, sulla sinistra, al campo nomadi Fabrizio Radaelli

C’è qualcuno che da Monza ha deciso di aiutare i nomadi accampati a Sesto San Giovanni, al confine con la città. È padre Daniel Magnin, argentino, da sette anni guida della chiesa cristiana evangelica “Un Nuovo Giorno” di via Marsala.

«Sono venuto a conoscenza di questa realtà da un pastore di Milano – racconta – Mi ha presentato alcuni rom che vivono in quell’accampamento e dopo averlo visitato ho deciso di aiutarli».

Padre Daniel non ha i mezzi per allestire un campo attrezzato, ma si sta già muovendo su più fronti per dar loro una mano. «Ad oggi quello che posso fare non è molto – precisa – Mi sono impegnato a raccogliere vestiti e cibo, così come già faccio da tempo per molti bisognosi che bussano alla mia porta». Padre Daniel ogni giorno fa spola tra negozi che gli donano cibi in scadenza con i quali riesce a sfamare almeno un centinaio di persone.

«Sono ben accetti anche abiti, scarpe, mobili – precisa – La mia automobile ormai è un furgoncino che si riempie grazie alla generosità delle persone». Non solo i rom di Sesto si affidano a padre Daniel. «Ci sono molti stranieri e anche italiani che hanno perso il lavoro – conclude – Io non ho soldi, ma per quel che riesco raccolgo e distribuisco cibo, abiti e una preghiera».