Bus pieni e fuori orario a Seregno, Carate, Verano e Besana. Autoguidovie: «Zero disguidi». Il Pirellone: «Colpa delle Agenzie»

Pullman strapieni, in ritardo o troppo in anticipo. Tra Seregno, Carate, Verano e Besana scoppia la protesta (anche dei Comuni) per il servizio offerto da Autoguidovie, che replica: «Abbiamo verificato,zero disservizi». Anche il Pirellone entra nella vicenda: «Colpa dell’Agenzia di bacino».
Una corsa, affollata, della linea Z232 di Autoguidovie
Una corsa, affollata, della linea Z232 di Autoguidovie

Che Odissea andare a scuola. Ancora una volta, a finire bersaglio delle critiche di molti studenti, e dei loro genitori, è la linea integrata z232 – z242 di Autoguidovie. «Mio figlio prende ogni mattina il pullman delle 7.35 alla fermata di via Milano, a Seregno. Da tanto che era affollato, un lunedì 6 ragazzi sono rimasti a terra». In direzione Carate (la corsa in questione è tra quelle che partono da Desio e arrivano a Besana), è il primo pullman utile per chi è iscritto all’istituto Da Vinci, al don Gnocchi o a In-Presa: la corsa precedente che passa da via Milano a Seregno è alle 7.15 ma a Carate ferma in zone lontane dagli istituti. La corsa successiva, quella delle 7.46, è altrettanto piena ma «per chi va al Da Vinci è troppo tardi, i ragazzi arrivano in ritardo a lezione». Non è lo stesso per gli studenti del Don Gnocchi e di In-Presa, che avendo la campanella qualche minuto più tardi riescono a raggiungere la scuola per tempo («quando il pullman non passa in ritardo»). Così come, chiaramente, anche la seconda corsa delle 7.46 è utilizzabile dagli studenti del Levi o del Bassi di Seregno.

Al di là delle tempistiche, il problema condiviso da ogni viaggiatore della z232 in orari mattutini è che «siamo schiacciati come sardine, è così ogni mattina». Già salendo in via Milano, ossia la prima fermata di Seregno dopo le 4 di Desio, il bus appare saturo: i posti a sedere sono tutti pieni, ragazzi e zaini sono assiepati nel corridoio e nella zona antistante le porte, alle quali si appoggiano mentre il mezzo è in corsa. Ad ogni fermata successiva, per tempo ci si riesce a staccare dai vetri delle porte e ad arretrare di qualche centimetro per far salire i nuovi viaggiatori. Si torna a respirare in corrispondenza delle fermate seregnese dove scendono gli studenti del Bassi e del Levi, ma quasi sempre si rimane comunque in piedi fino a Carate.

Altri problemi al ritorno

Odissea terminata, almeno fino all’uscita da scuola. Perché lì inizia un’altra epopea: «Due settimane fa le lezioni terminavano alle 12 – spiega il genitore dello studente del Da Vinci -. C’era un bus predisposto alle 12.13 ma è passato per 3 volte alle 12.02. Così ha lasciato a piedi 20 o 30 ragazzi, che hanno dovuto attendere la corsa delle 13.08. Noi genitori abbiamo segnalato la problematica anche alla scuola». Analoghe difficoltà sull’uscita si riscontrano anche tra i ragazzi del Bassi di Seregno: «È una strage. A volte usciamo più o meno agli orari del Levi e siamo davvero schiacciati, oppure non riusciamo a prendere il primo bus e dobbiamo aspettare il successivo». Ma le zone rosse della linea di Autoguidovie presa sotto esame non si esauriscono certo tra Carate e Seregno.

Il caso Verano

Il vicesindaco di Verano, Samuele Consonni, ha mandato una letteraccia all’azienda di trasporto chiedendo un intervento risoluto perché “utenti minorenni sono stati fatti scendere dagli automezzi (definizione più corretta sarebbe carro bestiame) perché troppo pieni; fermate sono state saltate lasciando gli utenti minorenni appiedati e costringendoli a raggiungere i plessi scolastici a piedi”. La corsa mattutina della z232 che da Robbiano parte alle 07.05 in direzione Monticello (l’unica disponibile per gli studenti veranesi) è sempre sovraffollata e spesso salta a piè pari le fermate di Vergo Zoccorino perché il bus risulta già troppo pieno; si tratta del bus che accompagna i ragazzi verso gli istituti scolastici di Besana (Gandhi), Casatenovo (Fumagalli) e Monticello (Villa Greppi). Notevoli le difficoltà degli studenti anche in uscita da scuola

La risposta di Autoguidovie

«Sulla corsa della linea z232 che alle 7.09 passa da Verano abbiamo effettuato verifiche puntuali dal 23 al 27 settembre, senza riscontrare alcun problema di carico». Al tema del sovraffollamento dei bus sollevato dall’utenza con l’inizio dell’anno scolastico, è così che Autoguidovie risponde. «Caricati tutti i passeggeri di Verano, abbiamo contato un massimo di 83 persone a bordo, su un totale di 103 posti disponibili (di cui a sedere 32). Per quanto riguarda le fermate successive a quelle di Verano, va detto che gli altri Comuni sono serviti anche da altre corse». Ma il vicesindaco veranese Samuele Consonni è caustico: «Reputo del tutto insoddisfacente la risposta. Il monitoraggio indicato mi sembra fazioso, mi comunicano che alla fermata di Verano Municipio il bus non è pieno. Ci mancherebbe altro: è a seconda fermata. Se la prossima volta gli utenti vengono contati al capolinea scopriranno che sono ancora meno». Consonni si prende l’impegno di «continuare a portare in evidenza le nostre lamentele, presentando un esposto in Procura se necessario».

Il Pirellone tira le orecchie all’Agenzia di bacino

Ad alzare la voce sul tema dei trasporti è arrivata anche Claudia Maria Terzi, assessore regionale a Infrastrutture, Trasporti e Mobilità: «In diverse zone del territorio lombardo si stanno verificando disagi inaccettabili che riguardano i servizi bus in capo alle Agenzie del Trasporto pubblico locale, in particolare nelle fasce orarie frequentate dagli studenti. Arrivano molteplici segnalazioni di autobus sovraffollati, di utenti costretti a viaggi disagevoli o che nemmeno riescono a salire sul mezzo. Le Agenzie coinvolte pongano rimedio rapidamente a questa situazione».