Burago, Carnate e Ornago pronti «Uniremo i Comuni a Vimercate»

Nel vimercatese prende piede il progetto di dare vita a una Unione dei Comuni che comprenda i Comuni brianzoli di Vimercate, Ornago, Carnate e Burago di Molgora. Mercoledì i sindaci sono andati in Regione Lombardia.
I consiglieri regionali Stefano Carugo e Enrico Brambilla con i sindaci dei quattro Comuni vimercatesi
I consiglieri regionali Stefano Carugo e Enrico Brambilla con i sindaci dei quattro Comuni vimercatesi

Nel vimercatese prende piede il progetto di dare vita a una Unione dei Comuni che comprenda i Comuni brianzoli di Vimercate, Ornago, Carnate e Burago di Molgora: a illustrare le motivazioni alla base di questa intenzione, sono intervenuti mercoledì pomeriggio in audizione durante la seduta congiunta delle Commissioni affari Istituzionali e riordino delle autonomie, i sindaci dei quattro Comuni: Paolo Brambilla (Vimercate), Maurizia Emanuela Erba (Ornago), Angelo Mandelli (Burago di Molgora) e Daniele Nava (Carnate).

I sindaci hanno evidenziato come tale scelta potrebbe portare a risparmi e a significativi contenimenti di spesa nell’erogazione di alcuni servizi, manifestando la volontà di completare entro maggio il percorso istituzionale necessario per dare vita all’Unione dei Comuni. “Auspichiamo che Regione Lombardia –hanno evidenziato – possa sostenere questo percorso con finanziamenti significativi attraverso bandi che introducano criteri premianti per chi come noi intraprende la strada di mettere in comune la gestione di alcuni servizi”.

Il Presidente della Commissione Affari Istituzionali Stefano Carugo ha sottolineato come “questo percorso, considerate le dimensioni rilevanti dei Comuni coinvolti, costituisce una sorta di precedente assoluto a livello lombardo” e ha auspicato che la Regione “possa stimolare e sostenere questa iniziativa”. Per Giulio Gallera “associare servizi e funzioni costituisce una scelta virtuosa importante, indipendentemente dalle dimensioni dei Comuni coinvolti”.

Per Enrico Brambilla (PD) “il fatto che Comuni di dimensioni rilevanti decidano di dare vita a una Unione è segno e testimonianza di come questo modello gestionale possa essere di esempio e di riferimento non solo per situazioni di difficoltà, ma anche per ottimizzare costi e servizi in ambiti più vasti e complessi”.