Brugherio, sigillata l’ex cascina di via Bindellera: via i senza tetto che la abitavano

I residenti di via Bindellera hanno apprezzato che l’annoso problema sia stato risolto. In coda a una serie di ordinanze del sindaco e di confronti, i proprietari dell’area dell’ex cascina hanno provveduto prima a bonificare il verde selvaggio e poi a sigillare l’edificio abbandonato
Operai al lavoro per murare le finestre della cascina
Operai al lavoro per murare le finestre della cascina

Forse il periodo non è quello ideale per allontanare dei senza tetto da un edificio abbandonato. Tuttavia i residenti di via Bindellera hanno apprezzato che l’annoso problema sia stato risolto. In coda a una serie di ordinanze del sindaco e di confronti, i proprietari dell’area dell’ex cascina hanno provveduto prima a bonificare il verde selvaggio e poi a sigillare l’edificio abbandonato. Gli operai sono arrivati sul posto e, attrezzi alla mano, hanno costruito veri e propri muri a chiusura di porte e finestre della cascina. Prima dell’operazione, gli occupanti abusivi sono stati avvisati, per evitare tensioni e dare il tempo di organizzarsi con altre soluzioni, considerati i rigori del meteo.

Sembra si trattasse di stranieri regolari, commercianti ambulanti anche di una certa età. Persone tranquille, ma senza dimora che hanno ricavato dallo spazio abbandonato un giaciglio, angolo cottura con le bombole e piccola dispensa. La parte più problematica della questione, considerato che i proprietari non hanno mai sporto denuncia per violazione di proprietà privata, è stata il rischio che approdassero in via Bindellera soggetti poco raccomandabili.

Gli stessi carabinieri sono intervenuti un paio di volte trovando un clandestino.«Questa estate gente andava e veniva dalla cascina -diceva un papà poche settimane fa- soprattutto giovani, abbiamo temuto si trattasse di spaccio. E poi gli stranieri che dormono lì si intrufolavano nel corridoio dei box per riempire d’acqua le taniche ai rubinetti di servizio. Abbiamo smesso di lasciare i bambini in giardino a giocare». Oggi il problema sembrerebbe risolto e, ggiunge il sindaco Marco Troiano,«il fatto che le proprietà, dopo anni, siano intervenute e abbiano ripreso un dialogo col Comune, mi fa ben sperare anche sulla possibile ripresa del progetto urbanistico sull’area» che prevede due palazzi e spazi comunali a vocazione sociale.