Briosco piange Pietro Civillini, il pasticcere re del cioccolato che da Capriano aveva conquistato Knam e la tv

Addio a Pietro Civillini, pasticcere titolare dell’omonima pasticceria di Capriano e re del cioccolato molto apprezzato da tutta la comunità. E dal maestro Ernst Knam che l’aveva voluto nello team di alcune sue trasmissioni. Aveva 44 anni.
Briosco: Pietro Civillini, pasticcere di Capriano, con Ernst Knam
Briosco: Pietro Civillini, pasticcere di Capriano, con Ernst Knam

A Capriano era il re del cioccolato. Si è spento nella serata di giovedì Pietro Civillini, titolare dell’omonima pasticceria di via Trivulzio gestita insieme all’amata moglie Lara Zorz. Civillini, 44 anni, è stato vinto da un male contro cui lottava da mesi. La notizia della sua scomparsa ha commosso l’intera comunità della frazione brioschese dove viveva e lavorava nonostante in molti, negli anni, gli avessero consigliato di trasferire a Monza o a Milano l’attività così da diventare ricco e famoso. Davanti a questo consiglio Pietro sorrideva e andava avanti per la sua strada.

Briosco piange Pietro Civillini, il pasticcere re del cioccolato che da Capriano aveva conquistato Knam e la tv
Briosco: Pietro Civillini, pasticcere di Capriano, al lavoro nel suo laboratorio

Una strada fatta di sacrifici, con la sveglia che suonava in piena notte, alla quattro meno un quarto, perché l’ora di scendere in laboratorio arrivava sempre troppo presto, ma anche di grandi soddisfazioni come l’ingresso nel 2016 nel team del famoso pasticcere Ernst Knam per le trasmissioni di Real Time “Junior Bake Off” e “Extra Dolce”. La produzione gli aveva offerto un impiego anche in “Bake Off” ma Pietro aveva declinato, tre mesi lontano dal suo negozio erano troppi.

Quel laboratorio in centro a Capriano era la sua reggia, il centro del suo mondo. Ogni mattina sfornava brioches e biscotti per una clientela che lo adorava e che a lui si affidava anche nei giorni più importanti. Torte nuziali, per battesimi, comunioni, compleanni: ogni volta una piccola opera d’arte.

L’attività Civillini l’aveva aperta nel 1999 sotto i portici di via Trivulzio poi, una decina di anni più tardi, il negozio si era spostato nella sede attuale al civico 39 aggiungendo il servizio di bar-gelateria alla già collaudata attività di pasticceria. Una pasticceria sempre moderna, al passo coi tempi, perché lui era uno che studiava, sempre aperto a nuovi esperimenti ma senza perdere di vista la tradizione. Come non citare la sua torta paesana rivisitata? Biscotto sablé al cacao con pancioccolato morbido, cremoso all’amaretto, gelatina di uvetta sultanina e mousse al cioccolato fondente con scorzetta di limone.

«Pietro c’è ancora, forse non ci saranno più alcuni dei suoi capolavori – ha scritto l’amico Enzo Palladini – Una torta paesana come la sua probabilmente non la mangerà più nessuno. O forse sì, perché grattandosi la barba, da qualche parte nell’universo, guarderà giù e urlerà: “Ci vuole il biscotto sablè, niente roba già pronta”. E qualcuno riuscirà a replicare quelle meraviglie. Glielo dobbiamo».

Civillini lascia la moglie Lara, compagna di vita, e i due amatissimi figli Alessandro e Amelia.