Bovisio Masciago: vuole eliminare il nido di calabroni, dà fuoco al tetto di casa

Si è accorta di un nido di calabroni sul suo terrazzo e ha deciso di intervenire: ma ha provocato un incendio che ha causato danni al tetto della palazzina in cui risiede a Bovisio Masciago.
Bovisio Masciao: tetto bruciato
Bovisio Masciao: tetto bruciato Fabio Cavallari

Non ha bruciato solo il nido di calabroni che era sopra al suo balcone, ma anche parte del tetto della palazzina a Bovisio Masciago. Sarebbe potuta costare molto cara l’imprudenza commessa da una residente in via Lario nel pomeriggio di martedì. La donna intorno alle 15 si è accorta che sulla parte superiore del suo terrazzino al secondo piano si era formato un nido di calabroni e così ha deciso di risolvere il problema alla radice. Prima ha spruzzato dell’alcol e poi ha dato fuoco al tutto. Per sua sfortuna però le fiamme non si sono circoscritte alla “casa” degli insetti indesiderati ma si sono ben presto propagate anche a parte del tetto, rifatto nel 2012. Se la parte nuova in poliuretano è rimasta pressoché intatta dal momento che è ignifuga, altrettanto non si può dire dai listelli in legno presenti sotto alla tegole. Ben presto nella zona si è diffuso un forte odore di fumo che ha fatto scattare l’allarme. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco di Desio e Seregno con l’autopompa, Lissone con l’autobotte e da Monza con l’autoscala. Il rogo aveva già divorato parte del tetto, ragione per cui le operazioni di spegnimento non sono state semplici. I pompieri, posizionati a circa otto metri di altezza, hanno spruzzato acqua per oltre due ore riuscendo ad avere definitivamente la meglio sulle fiamme solo nel tardo pomeriggio. Fortunatamente si sono registrati solo danni materiali. Tutti i residenti stanno bene, nonostante la donna che aveva causato il tutto si fosse barricata nel suo appartamento. Il proprietario della palazzina, un anziano che risiede al piano inferiore della stessa, ha subito presentato la richiesta in Comune per intervenire a risistemare il tetto.