Block Friday a Monza, per il clima senza scioperi: studenti contro l’iperconsumismo

Block Friday anche a Monza venerdì 29 novembre. Nel giorno del “black friday” degli ultrasconti nei negozi, i ragazzi di Friday for Future tornano in piazza per una giornata di sensibilizzazione e protesta. Dalle 10 alle 16 in Trento e Trieste. I ragazzi chiedono ai comuni del territorio di sottoscrivere la Dichiarazione di emergenza climatica: chi ha detto sì.
Monza Studenti in sciopero per il clima
Monza Studenti in sciopero per il clima Fabrizio Radaelli

I ragazzi di Fridays For Future Monza tornano in piazza: appuntamento venerdì 29 novembre, dalle 10 alle 16 in Trento e Trieste (angolo Centemero e Paleari) per il “Block Friday”, la quarta mobilitazione globale per il clima, in contrapposizione al “Black Friday” dei grandi magazzini.

In arrivo sit in, discorsi e incontri «per informare su argomenti di cui nelle scuole non si parla abbastanza» e «contrastare l’iperconsumismo» delle grandi catene commerciali che «vendono a prezzi stracciati beni di consumo che causano danni ambientali e che contribuiscono allo sfruttamento dei lavoratori nei paesi in via di sviluppo».

Una tendenza che trova la sua massima espressione nel “Black Friday” statunitense, organizzato l’ultimo venerdì di novembre, che negli ultimi anni ha preso sempre più piede anche in Italia.

«Lungo via Italia saranno posizionati diversi punti di raccolta e di scambio di informazioni dove, con la collaborazione di altre associazioni del territorio attente alle tematiche climatiche e ambientali, si potrà discutere di fast fashion e di mobilità sostenibile, si potrà imparare a riparare la bicicletta o si troveranno prodotti alimentari a chilometro zero», ha spiegato al Cittadino Nicolas Torri, coordinatore di FFF Monza.

Prosegue anche l’attività del movimento, ispirato alle azioni della sedicenne svedese Greta Thunberg, per sollecitare i comuni del territorio a sottoscrivere la Dichiarazione di emergenza climatica e a mettere in campo azioni concrete per salvaguardare l’ambiente. «Villasanta, Agrate Brianza, Cesano Maderno, Vimercate e Triuggio l’hanno già fatto – ha proseguito Torri – e ne stiamo discutendo con un’altra decina di amministrazioni, tra cui Brugherio, Desio e Seregno. Per ora l’unico a bocciare la proposta è stato Lentate sul Seveso, da Monza non abbiamo avuto alcun tipo di risposta ancora: un vero peccato».