Bilancio partecipativo: ecco la città che vogliono i monzesi

Cinquanta progetti in dieci quartieri di Monza per 1 milione di euro di budget stanziato dal Comune. Si è concluso con la consegna degli attestati di partecipazione l’iter del bilancio partecipativo. Ecco cosa sarà realizzato quartiere per quartiere.
Monza consegna attestato bilancio partecipato
Monza consegna attestato bilancio partecipato Fabrizio Radaelli

La creazione di campetti sportivi, il varo di programmi contro la dispersione scolastica, la promozione di iniziative culturali e perfino l’acquisto di un pullmino da destinare a quanti devono raggiungere gli ospedali: esprimono una vasta serie di bisogni i cinquanta progetti che, distribuiti nei dieci quartieri, saranno realizzati con il milione di euro stanziato dalla giunta nell’ambito della seconda edizione del Bilancio partecipativo. Il sindaco Roberto Scanagatti e l’assessore alle Politiche giovanili Egidio Longoni hanno consegnato gli attestati ai cittadini e alle associazioni che, grazie alle loro proposte, hanno superato le tre fasi del programma e hanno conquistato il favore dei monzesi.

A conti fatti sono stati circa 11.000 le persone che hanno fornito la loro indicazione e che hanno contribuito alla selezione delle 50 idee vincenti, scelte tra le 187 in lizza. Ogni piano, valutato dagli uffici anche sulla base della sua fattibilità reale, potrà contare su una somma che oscilla tra i 5.000 e i 35.000 euro. Il 74,3% dei voti è stato espresso online, le donne sono state più reattive degli uomini dato che rappresentano il 61,7% dei votanti che non sono, perlopiù, giovanissimi. Le preferenze dei ragazzi fino a 25 anni costituiscono il 6,7% del totale, quelle dei giovani fino a 35 l’8% mentre il 25,7% dei partecipanti ha tra i 46 e i 55 anni.

Nei prossimi mesi, ha garantito Scanagatti, le consulte potrebbero ripescare anche alcuni suggerimenti non arrivati in finale ma giudicati interessanti dall’amministrazione.

«Il metodo del bilancio partecipativo – ha commentato il sindaco – è sempre più gradito. Ringrazio chi ha aderito in quanto si è impegnato a presentare soluzioni che migliorano la città con interventi che possono aumentare la coesione sociale».

Le 50 proposte, ha garantito, saranno tutte attuate: le 46 selezionate lo scorso anno, ha ricordato, sono state avviate, la maggior parte è stata conclusa mentre le ultime 6 sono in dirittura d’arrivo.

Il Bilancio partecipativo potrebbe fare scuola in quanto è progetto pilota della piattaforma europea Empatia che sarà utilizzata anche dal Comune di Milano.