Biglietti integrati, chi ci guadagna e chi ci perde? Il vademecum di Trenord

Come funzionano i nuovi biglietti e abbonamenti integrati? Chi ci guadagna? Chi ci perde? Un vademecum stilato da Trenord prova a fare chiarezza sulla questione.
Un Besanino in sosta in una stazione brianzola
Un Besanino in sosta in una stazione brianzola

Ancora oggi è facile incontrare, nelle stazioni, pendolari che ancora non hanno capito come funziona la nuova tariffazione integrata tra le Province di Milano e Monza. Una svolta epocale, un unico ticket o abbonamento per muoversi con qualsiasi mezzo pubblico nell’area più densamente popolata d’Italia. Ma che, causa incomprensioni e ripicche politiche, è stata affrontata con una certa leggerezza (eufemismo) e scarsa comunicazione. Mandando in confusione gli utenti finali, spaesati davanti alla novità.


LEGGI Trasporti, incontro sul caso abbonamenti: il “solo treno” non torna, ma rimborsi più snelli

In pochi punti, ecco un vademecum riepilogativo di cosa cambia: «Non si acquista un mezzo, ma un nuovo tipo di mobilità; non si acquista una tratta, ma il tuo viaggio; non si acquistano tanti biglietti, ma un solo ticket». spiega Trenord benedicendo il nuovo ticket. Ma allora quali sono i vantaggi per il sistema ferroviario? Li spiega sempre l’azienda di trasporto su ferro in Lombardia.

1. Nell’area Stibm i ragazzi fino a 14 anni viaggiano gratis (ora usufruiscono una riduzione del 50%). «Luigi ha 13 anni, abita a Cusano Milanino e va a Milano dai nonni due volte la settimana – esemplifica Trenord -. Finora il suo abbonamento mensile integrato costava alla sua famiglia 58 euro. Da adesso è gratis. Alessia, 13 anni, abita a Pieve Emanuele, utilizza la S13 per andare Milano. Finora il suo abbonamento mensile integrato costava alla sua famiglia 53 euro. Da adesso è gratis anche per lei»

2.Nell’area Stibm viene introdotta la tariffa agevolata per giovani fino a 26 anni. «Arturo ha 21 anni, abita a Lissone e studia al Politecnico – esemplifica ancora Trenord -. Finora pagava 78 euro per il mensile integrato. Adesso ne pagherà 58 grazie alla nuova tariffa under 26.

3. Altra novità è l’abbonamento “over 65” (finora il treno era scontato solo su corsa semplice) . «Enea ha 65 anni appena compiuti – esemplifica ancora Trenord -. Abita a Besana Brianza. Il suo mensile integrato treno+metro oggi costa 90 euro. Ne pagherà 62. Lucia ha 68 anni, abita a Milano e raggiunge i nipoti a Seregno. Finora il suo abbonamento integrato costava 78 euro, adesso pagherà 58».

Per Trenord, dunque, al netto di qualche difficoltà iniziale, il nuovo sistema tariffario attivo nel bacino di Milano città metropolitana e Monza/Brianza «funziona. Il resto della Lombardia continuerà a funzionare come prima: titoli integrati (Ivol e Ivop) e solo ferroviari. Il sistema è fondato sull’integrazione tariffaria, livellato e più conveniente per chi utilizza diverse modalità di trasporto. Nell’area Stibm i titoli integrati costano meno (anche molto meno) di quelli finora vigenti. Quindi la grande maggioranza delle persone che gravita su Milano ottiene grandi vantaggi».

Chi ci perde? I viaggiatori che acquistano titoli solo ferroviari, d’ora in poi dovranno avere un titolo Stibm (quindi uno dei nuovi titoli integrati). «Ci sarà un aggravio di costi. Questo si verifica non perché aumentano le tariffe, ma perché viene introdotto un prodotto più evoluto e scompaiono i titoli “solo treno”» spiega Trenord.

Spariscono i titoli ferroviari: perché?«Il nuovo sistema si fonda su logiche diverse e sulla mobilità a zone – spiega ancora Trenord -. Perché non s’è utilizzato il cuscinetto di cinque anni per la sopravvivenza dei titoli ferroviari? Perché il titolo solo ferroviario sarebbe rimasto un prodotto avulso dal sistema. L’area Stibm è fondata sull’integrazione tra modalità. Il valore del titolo solo ferroviario sarebbe dovuto comunque crescere con un incremento progressivo nei cinque anni – spiega Trenord -. In un sistema integrato, il titolo monomodale solo-treno avrebbe penalizzato Trenord a causa di decisioni politiche assunte da altri».