Biassono ha la sua edicola d’artista: la storia di Maifreda da Pirovano contro la violenza sulle donne

Inaugurazione venerdì 4 giugno della prima edicola d’artista di Biassono. Un progetto dall’associazione culturale Osculati insieme ad Anpi realizzato da Mattia Fucci sull’edizola di Mattia Di Francesco. Racconta la storia di Maifreda da Pirovano contro la violenza sulle donne.
BIASSONO edicola d'artista contro violenza sulle donne
BIASSONO edicola d’artista contro violenza sulle donne

Sarà inaugurata nel tardo pomeriggio di venerdì 4 giugno la prima edicola d’artista di Biassono. L’appuntamento è per le 18.30 in via Cesana e Villa, proprio davanti a Villa Verri. Al taglio del nastro saranno presenti l’autore dell’opera, Mattia Fucci e Mattia Di Francesco, titolare dell’edicola. Ci sarà anche Marco Migliorini, professore del Dipartimento di economia, diritto e culture all’Università dell’Insubria.

Un progetto, quello dell’edicola d’autore, promosso dall’associazione culturale Osculati insieme ad Anpi. L’idea è di rilanciare il messaggio di condanna contro la violenza sulle donne, ma anche un modo per ridare spazio e nuova luce ad angoli e siti legati alla storia di Biassono.

Dopo i saluti iniziali i visitatori che parteciperanno all’inaugurazione saranno condotti in un breve itinerario che dal centro storico di Biassono prosegue verso il parco di Monza fino ad arrivare a Cascina Sant’Andrea, ex casa delle Umiliate. Durante la camminata verranno lette pagine della storia di Maifreda da Pirovano, sorella dell’ordine delle Umiliate di Biassono vissuta alla fine del XIII secolo, processata dall’Inquisizione del 1300 e arsa viva davanti alla chiesa di Sant’Eustorgio a Milano. Uccisa perché giudicata eretica, poiché volle sostenere il riconoscimento del femminile nel culto cristiano.

«Grazie a questo lavoro ho conosciuto un personaggio di nicchia della storia di Biassono, una donna coraggiosa – aveva spiegato Fucci quando ha presentato la sua opera – Ho studiato la sua storia prima di elaborare il progetto artistico».

Sull’edicola è presente la sagoma in controluce di una donna, Maifreda appunto, contornata da frasi di donne celebri: Alda Merini, Anaïs Nin e la stessa Maifreda. «È un modo per raccontare la violenza di genere attraverso le parole delle donne», ha spiegato Alberto Caspani, dell’associazione Osculati.

Chi parteciperà all’inaugurazione è invitato a indossare un capo di abbigliamento rosso, colore simbolo della lotta contro la violenza di genere.