Biassono, Anpi torna sul caso Piacentini: «Scherzare sul nazismo è incosciente e cinico, non presenzi a Valaperta»

L’Anpi di Biassono non chiude il “caso Piacentini”, il ritorno alla guida della polizia locale del comandante che a inizio 2017 si era fotografato in divisa nazista.Nuova critica alla vigilia delle celebrazioni dell’eccidio di Valaperta, il 3 gennaio.
Biassono, Anpi torna sul caso Piacentini: «Scherzare sul nazismo è incosciente e cinico, non presenzi  a Valaperta»

L’Anpi di Biassono non chiude il “caso Piacentini”, il ritorno alla guida della polizia locale del comandante che a inizio 2017 si era fotografato in divisa nazista e aveva pubblicato la foto su Facebook. Dopo un anno da agente semplice, Giorgio Piacentini è tornato in carica con l’anno nuovo. Dopo aver criticato la decisione del sindaco Luciano Casiraghi, che reintegrandolo aveva definito il gesto “una goliardata”, l’Associazione nazionale partigiani torna sull’argomento alla vigilia delle celebrazioni dell’eccidio di Valaperta.


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“L’incoscienza del sindaco offende la storia di Biassono”, spiega un comunicato stampa diffuso anche sui social network.

“L’inspiegabile decisione del sindaco Casiraghi di riaffidare il comando della Polizia Locale a Giorgio Piacentini, ha riaperto una pagina vergognosa che credevamo definitivamente archiviata. Evidentemente lo sdegno e l’indignazione del sindaco erano a termine – continua la nota – Anpi Biassono ritiene invece che le motivazioni che avevano portato al demansionamento del Comandante rimangano tutte, nessuna esclusa ed eccettuata, in campo. Biassono non può continuare ad essere il Comune della tolleranza zero quando si tratta di affrontare emergenze legate alla povertà ed all’emarginazione, e quello che volge la sguardo da un’altra parte o minimizza a bravata l’atto irresponsabile di un Pubblico Funzionario che ostenta apologia di fascismo. Non ci interessa sapere se Piacentini crede veramente in ciò che ha scritto. Riteniamo però che scherzare su certi argomenti denoti incoscienza e cinismo inadeguati al Comando, oltre che oltraggio della divisa di servitore della Repubblica che il Comune di Biassono gli aveva affidato”.

E poi: “Nel frattempo, immaginiamo come possano essersi divertiti i famigliari di quei cittadini che, negli anni bui del nazifascismo, anche a Biassono videro i loro cari deportati in Germania, alcuni dei quali non fecero più ritorno dai campi di concentramento di Mauthausen, di Gusen e di Ebensee. La proclamata intenzione del Comandante di voler presenziare ufficialmente alle imminenti commemorazioni dell’eccidio di Valaperta, suona come necessità di doversi ricostituire un sincero ed autentico spirito antifascista. Lo invitiamo a voler ponderare attentamente tale decisione: oggi non vengono richiesti atti di fede, né serve buttare benzina sul fuoco”.

L’eccidio di Valaperta il 3 gennaio 1945 vide la morte dei partigiani arcoresi Natale Beretta e Gabriele Colombo, del biassonese Mario Villa e di Nazzaro Vitali (di Bellano), fucilati dalle Brigate Nere di Missaglia (
QUI l’articolo in occasione del 70esimo anniversario nel 2015
)

Il 3 gennaio a Valaperta di Casatenovo alle 20.15 nella chiesa parrocchiale è prevista la santa messa commemorativa, mentre per le 21 è stata organizzata la fiaccolata al cippo dei caduti per la Resistenza, con la deposizione delle corone d’alloro e il saluto del sindaco e dell’Anpi.

Le celebrazioni continuano domenica 7 gennaio a Bellano. Alle 9.30 ritrovo alla chiesetta di San Rocco e poi corteo per le vie del centro. Verso le 10.15 santa messa in chiesa parrocchiale e commemorazioni ufficiali con ritrovo alle 12 a Ombriaco. Si chiudono il 10 gennaio a Bellano alle 21,con la proiezione del film “La battaglia di Hacksaw Ridge” presso il cinema teatro Casa del popolo. Ingresso libero.