I sindacati sull’incidente mortale in cantiere a Besana: Cgil, «Il 2022 iniziato nel modo peggiore, istituire il reato di omicidio sul lavoro»; Cisl per la sicurezza

Sono intervenuti anche i rappresentanti della Cgil sul luogo dell’incidente sul lavoro in cui ha perso la vita un muratore cinquantenne di Casatenovo. La Cisl torna a chiedere protocolli per investire sulla sicurezza dei lavoratori.
Besana incidente lavoro
Besana incidente lavoro

Sono intervenuti anche i rappresentanti della Cgil sul luogo dell’incidente sul lavoro

in cui ha perso la vita

il muratore cinquantenne di Casatenovo Stefano Anastasio, sposato e padre di due figli.

“Oggi piangiamo uno dei nostri. E questo 2022 non poteva iniziare nel modo peggiore: dopo il grave infortunio

di settimana scorsa a Ornago

, oggi dobbiamo prendere atto del decesso di un lavoratore caduto in un cantiere edile di Besana in Brianza. Partecipiamo al dolore della famiglia e chiediamo alle autorità di fare luce sulla reale dinamica dell’incidente mortale”, ha commentato Giulio Fossati, segretario della Cgil di Monza e Brianza sul posto con i sindacalisti della Fillea Brianza, la categoria che per la Cgil tutela e rappresenta i lavoratori edili.

“Un lavoratore di cinquant’anni, – spiega Fossati – un lavoratore che questa sera non tornerà dai suoi cari. Ci mettiamo a disposizione della famiglia; se dovesse essere necessario, anche con il supporto tecnico e legale dei nostri esperti. Siamo stanchi di stilare comunicati di cordoglio: vorremmo che le istituzioni agissero per aumentare i controlli e migliorare la formazione in tutti i luoghi di lavoro”.

Gli fa eco Gian Franco Cosmo, segretario generale della Fillea Cgil Brianza: “Non possiamo più andare avanti così, è ora di istituire il reato di omicidio sul lavoro. Ci sono molti imprenditori onesti, ma se non finiscono in galera i responsabili, in questo Paese non cambierà mai nulla”.

”A pochi giorni dal grave infortunio sul lavoro di Ornago – commenta Mirco Scaccabarozzi, segretario generale Cisl Monza Brianza Lecco – ci troviamo di fronte a un nuovo incidente, questa volta ancora più grave perché mortale. Come sindacato non possiamo accettare che i lavoratori rischino la vita sul posto di lavoro. I nostri delegati e i nostri operatori lavorano quotidianamente nelle fabbriche, nei cantieri, negli uffici per far rispettare le misure di prevenzione e ci battiamo affinché ai lavoratori e alle lavoratrici sia garantita una formazione adeguata. La Cisl da sempre è impegnata a partire dalla contrattazione aziendale per dar vita protocolli che garantiscano la sicurezza dei lavoratori, impedendo il ripetersi di tragici incidenti come quello di Besana Brianza”.

”Da parte del sindacato – sottolinea Roberto Scotti, segretario generale Filca Cisl Monza Brianza Lecco – le proposte per rendere più sicuri i luoghi di lavoro non mancano di certo. Si dovrebbe, per esempio, investire maggiori risorse in sicurezza e adottare una specie di patenti a punti per le imprese, in maniera da penalizzare le aziende che non rispettano le norme. Ma questa, evidentemente, non è una priorità. Se lo fosse, si dovrebbe arrivare rapidamente a un patto sociale in questo senso. L’ideale sarebbe arrivare a un sistema che tenga insieme prevenzione, repressione e formazione”.