Besana in Brianza: «Gravi criticità e personale in fuga alla Rsa Scola»

È la segnalazione in una nota congiunta dei gruppi consigliari Pd, Besana4future e Besanattiva: «Gravi criticità e personale in fuga alla Rsa Scola».
BESANA CASA DI RIPOSO G. SCOLA
BESANA CASA DI RIPOSO G. SCOLA

“Dopo essere stati ancora una volta non considerati dal sindaco di Besana in Brianza sulla necessità di nominare un rappresentante indicato dai nostri gruppi nel CdA della “Fondazione G.Scola”, in modo che ci fosse più trasparenza e partecipazione della città alla vita di questo importante luogo di cura della componente più fragile della nostra comunità, abbiamo raccolto gravi segnalazioni da parte di parenti, personale medico e rappresentanze sindacali riguardo la cura degli ospiti di questa Rsa”.

Lo segnalano i gruppi consigliari Pd, Besana4future e Besanattiva in una nota congiunta, in cui elencano una lunga serie di gravi criticità emerse, che riguardano la gestione medica della fondazione che gestisce la Rsa besanese.

Per quanto riguarda il personale infermieri “si è passati da un numero di 15 a 8, perché 7 hanno dato le dimissioni”. Tra i medici, invece, “nel giro di circa un mese due dottoresse hanno presentato le proprie dimissioni (…) perché messe nella condizione di non poter seguire i pazienti con le terapie e le modalità a loro parere più opportune”.

Inoltre, proseguono i gruppi consigliari nella nota, “ci è stato segnalato che l’attuale Presidente ha assunto delle figure professionali alle quali sono stati conferiti ampi poteri discrezionali nel campo delle terapie che vanno ben oltre il loro ruolo: il sig. Terraneo Giancarlo in qualità di Direttore amministrativo e il dott. Sacchetti Guido geriatra, consulente esterno”.

In particolare, quest’ultimo “pare che abbia ricevuto l’incarico di: supervisionare le prescrizioni dei farmaci e delle attività sanitarie dirette e indirette; razionalizzare il prontuario farmaceutico e imporre l’obbligo per i medici di concordare con il consulente le visite specialistiche e l’acquisto di farmaci fuori prontuario in modo da poterle motivare direttamente al Direttore amministrativo”.

“Ci risulta da quanto raccolto – prosegue la nota – che vi siano stati cambi/modifiche/sospensioni di terapie non motivati da una evidenza clinica sul diario dei pazienti, ma solo con modifiche sul foglio di terapia senza averlo concordato con il medico incaricato e/o la Direzione Sanitaria. Questa situazione sottopone ad un grave rischio la corretta cura degli ospiti”. Per questi motivi, “i nostri gruppi consigliari, consapevoli della delicatezza dei problemi posti, si sentono in dovere di fare chiarezza e ipotizzano la richiesta di un consiglio comunale straordinario sull’argomento”, conclude la nota.