Besana in Brianza, 11 nuovi profughi in arrivo in via Moneta

Undici nuovi richiedenti asilo in arrivo a Besana in Brianza, negli appartamenti di via Moneta. Sul Cittadino in edicola le interviste ai residenti per problemi relativi alla situazione esistente. Cinque sono arrivati anche a Triuggio, portando il numero a 52.
Besana, richiedenti asilo  in via Moneta - foto d’archivio
Besana, richiedenti asilo in via Moneta – foto d’archivio Alessandra Botto Rossa

Undici nuovi richiedenti asilo in arrivo a Besana in Brianza, negli appartamenti di via Moneta. Lo ha comunicato il Comune, sottolineando che la decisione è maturata in ambiti istituzionali soltanto nel fine settimana. Gli undici cittadini stranieri si aggiungono agli otto già inseriti da marzo 2015 negli appartamenti in via Moneta e sono accompagnati in città da una cooperativa di Lecco.


LEGGI Le interviste ai residenti – prima dell’arrivo dei nuovi profughi – sul Cittadino in edicola sabato 8 ottobre: anche nel formato digitale per pc, smartphone e tablet (vai all’edicola online)

Il sindaco Sergio Cazzaniga martedì mattina ha comunicato la notizia a consiglieri e assessori. Riservandosi di fornire maggiori dettagli.

La protesta dei residenti del condominio di via Moneta è andata in scena sul Cittadino in edicola sabato 8 ottobre.


«Nessuno qui è razzista, ma le cose non possono più continuare così», hanno detto dal condominio con vista sui binari della stazione di Besana dove da un anno e mezzo alloggiano in tre appartamenti, su disposizione della prefettura, otto stranieri richiedenti protezione internazionale.

«Dal loro arrivo – denunciano dal condominio, dodici appartamenti per ognuna delle tre scale – qui è finita la tranquillità. E la situazione sta peggiorando sempre più».

Tra le lamentele, oltre ai più classici problemi di convivenza fatti di abitudini diverse, anche danni al bar al piano terra causati dall’allagamento di un appartamento al primo piano: «Proprio sotto a uno dei loro appartamenti. È successo otto mesi fa, e nessuno è ancora venuto a prendersi la responsabilità: non sono certo stata io a lasciare il rubinetto dell’acqua aperto», ha spiegato la titolare mostrando la macchia di umidità sul soffitto.

E poi problemi di igiene, gli odori, gli orari di riposo non osservati. E poi «continuano a far salire donne in casa e a fare baldoria di notte. Ce li siamo trovati in mutande sul pianerottolo e in ascensore, con le loro ragazze mezze nude pure loro: un’indecenza».

A confermare la difficile convivenza anche l’amministratore del condominio, che conferma incontri e sopralluoghi. Ma nessuna risposta per i residenti.

Cinque richiedenti asilo sono arrivati anche a Triuggio: qui il totale sale a 52 persone ospitate in paese.

(articolo modificato l’11 ottobre 2016)