Besana, gli studenti fermano l’autobus: «Viaggiamo schiacciati come sardine»

Clamorosa protesta nei giorni scorsi degli studenti del Gandhi di Besana che bloccano un autobus.Il racconto di un genitore: «Ecco come viaggiano verso scuola i nostri figli».
BESANA Gandhi di Villa Raverio
BESANA Gandhi di Villa Raverio

Al culmine si è arrivati qualche giorno fa, giovedì mattina. Quando alcuni ragazzi hanno bloccato un bus a Vergo Zoccorino (sono arrivati anche i carabinieri) e quando un autista, arrivato a Verano Brianza, è sceso dal mezzo per scattare foto ai pendolari costretti a rimanere a piedi.

I pullman Autoguidovie “sono come scatole di sardine”, dice il papà di una studentessa besanese che da Vergo Zoccorino si muove ogni giorno in direzione Villa Raverio (istituto Gandhi), sfruttando la linea z232. Giorni fa, «il primo bus delle 7.23 non si è proprio fermato perché già strapieno. Quello successivo, delle 7.24, stava passando con la scritta “fuori servizio”. Così i ragazzi sono scesi in strada e l’hanno fermato».

L’arrivo dei carabinieri, che hanno temporaneamente trattenuto il bus sul posto, ha spinto «i ragazzi diretti al Gandhi a raggiungere la scuola a piedi». Al di là del caso emblematico, «è così più o meno dall’inizio della scuola. Io non posso pagare 39 euro per un abbonamento mensile e poi dover accompagnare mia figlia a scuola in auto perché, per ovvie ragioni di sicurezza, succede spesso che l’autista non faccia salire i ragazzi a bordo di un mezzo già troppo pieno». Le forti criticità riscontrate dai pendolari sulla z232, nella fascia oraria “scolastica” sia mattutina che pomeridiana e in entrambe le direzioni, si verificano anche sulla z242: entrambe coprono la tratta Desio – Seregno – Carate – Besana (in alcuni orari è raggiunta anche la zona di Monticello e Casatenovo), ma la seconda allunga il tracciato attraversando anche Briosco, Veduggio con Colzano e Renate.

Forti disagi si vivono anche a Carate e a Verano: «Mia figlia prende il bus a Costa Lambro per andare a scuola a Seregno – dice una mamma -. È il primo anno che ci sono così tanti problemi: tutti i giorni i mezzi sono strapieni. Lei prende il bus che passa da Costa pochi minuti dopo le 7, la mattina; al ritorno il viaggio è vivibile solo quando esce a mezzogiorno, mentre quando finisce le lezioni alle 13.10 il pullman arriva che è già sovraffollato. I ragazzi viaggiano tutti in piedi e attaccati, spesso non riescono a salire o addirittura a scendere».

A Verano la situazione non è differente: nelle corse mattutine che vanno in direzione Monticello, «alcuni veranesi scelgono di andare a Robbiano, capolinea, perché già da lì il pullman è pieno. E quando arriva a Verano è impossibile salirci» spiega Samuele Consonni, vicesindaco di Verano Brianza.

Se a Verano il problema sembra già essere ben presente all’amministrazione comunale, a Besana «la prima segnalazione ci è arrivata giovedì – dice il sindaco Sergio Gianni Cazzaniga -. Abbiamo chiesto conto ad Autoguidovie che ha detto di star studiando la situazione e possibili soluzioni». Nessuna segnalazione nell’ufficio del caratese Luca Veggian.