Besana Brianza, sindaco e musulmani firmano il no all’Isis

L’associazione islamica “La Pace” condanna senza se e senza ma i recenti attentati terroristici di Bruxelles e in generale ogni violenza perpetrata in nome di Allah. Lo ha fatto in un documento che venerdì 25 marzo mattina è stato consegnato al sindaco Sergio Cazzaniga, che lo ha sottoscritto
Besana Brianza, sindaco e musulmani firmano il no all’Isis

L’associazione islamica “La Pace” condanna senza se e senza ma i recenti attentati terroristici di Bruxelles e in generale ogni violenza perpetrata in nome di Allah. Lo ha fatto in un documento che venerdì 25 marzo mattina, prima della preghiera che ogni venerdì, da febbraio, raduna i musulmani della Brianza nord al palazzetto dello sport di Villa Raverio, il presidente Kamar Abdelatif, marocchino renatese, e il suo vice, Cosimo D’Eredità, casa a Veduggio, hanno consegnato al sindaco Sergio Cazzaniga. Un testo che a sua volta il primo cittadino di Besana ha voluto firmare, in segno di piena condivisione. Perché di fronte all’orrore, e per combattere l’odio, si deve aumentare la collaborazione e il dialogo civile.

«A nome di tutti i fedeli dell’associazione – così il testo sottoscritto dai tre mentre un centinaio di persone si preparava in preghiera – condanniamo ogni tipo di violenza, che sia terrorismo o altro, perché come dice anche il nome della nostra associazione, la religione islamica è per la pace».

Il no deciso alla violenza

I soci del sodalizio renatese che da qualche settimana hanno trovato accoglienza al “Perego” per la loro preghiera del venerdì, si sentono vittime: «Noi musulmani – spiegano – siamo le seconde vittime di ogni attentato terroristico fatto in nome dell’Islam. Siamo vittime di chi ha creato, finanziato e continua a finanziare tutti questi attentati. Siamo vittime di chi ha deciso di uccidere e fare del male sfruttando il nome della nostra religione. Siamo vittime di chi cerca di diffondere odio sulla nostra religione che in realtà è pacifica ma, soprattutto, siamo vittime dei media, che al posto di informare in modo corretto disinformano dando un’immagine alquanto negativa della nostra religione. Ciò, ad oggi, ci rende più vittime dell’ignoranza che del razzismo».

Dai musulmani dell’associazione “La Pace” la piena solidarietà, quindi, al popolo belga, e con esso a tutti quei popoli, da quello turco a quello francese, tanto per fare degli esempi, coinvolti nei vili attentati che hanno indignato il mondo intero. La condanna non è solo per chi uccide in nome di Allah: «Non possiamo accettare condanne selettive. Il terrorismo non ha città, non ha paese, non ha lingua, e va condannato sempre, che sia opera di musulmani, cristiani o ebrei», dice il presidente.

La citazione dal Corano

«Ci piace ricordare – concludono Abdelatif e D’Eredità – il versetto del Corano che dice: “Chiunque uccida un uomo, sarà come se avesse ucciso l’umanità intera. E chi ne abbia salvato uno, sarà come se avesse salvato l’umanità intera”». «Una citazione bellissima – fa loro eco il sindaco Sergio Cazzaniga – che non posso che condividere. Come hanno fatto in questi giorni associazioni e amministrazioni comunali, anche noi abbiamo voluto condannare gli attentati terroristici e credo che sia estremamente simbolico e significativo che questa condanna avvenga prima di un momento di preghiera: religione e terrorismo non hanno nulla a che spartire. Ora sono qui, e stasera sarò a Villa Raverio per la Via Crucis, a dimostrazione che, da sindaco, sono favorevole a ogni tipo di percorso religioso che metta in luce la bellezza dell’uomo».