Bellusco, emergenza coronavirus al centro per anziani: bilancio tragico

Emergenza coronavirus al centro per anziani della fondazione Maria Bambina di Bellusco: cinque decessi tra i diciassette ospiti degli alloggi protetti, uno tra i frequentatori del centro diurno.
Coronavirus ospedale Vimercate
Coronavirus ospedale Vimercate

Cinque decessi tra i diciassette ospiti degli alloggi protetti del centro per anziani della fondazione Maria Bambina di Bellusco, uno tra i frequentatori del centro diurno integrato. È il tragico bilancio dell’emergenza coronavirus nella struttura del Vimercatese reso noto nel fine settimana dalla Fondazione.

«Al Centro per anziani si sta concludendo la seconda settimana di emergenza – si legge – iniziata la sera di sabato 7 marzo con il ricovero del primo nostro ospite risultato positivo al tampone. Dal 9 marzo, di concerto col comune e con Ats Brianza, abbiamo disposto l’immediata chiusura del Centro diurno integrato e la messa in quarantena di tutti gli ospiti degli alloggi protetti e di qualche operarore. A partire da giovedì 12 marzo abbiamo disposto anche la chiusura del AcquaeMed in risposta alle rigide disposizioni del presidente del consiglio. Dopo giorni di apprensione, col costante monitoraggio dello stato di salute degli ospiti, l’insorgere dei sintomi di contagio, in repentino peggioramento, è avvenuto tra mercoledì 11 e giovedì 12: tre ospiti degli alloggi sono stati inviati al pronto soccorso e successivamente ricoverati all’ospedale di Vimercate.Un ulteriore invio è avvenuto lunedì 16. A oggi registriamo tra i 17 ospiti degli alloggi cinque decessi, tre uomini e due donne. In quattro casi si trattava di persone con più di 80 anni, tutti avevano patologie pregresse ma buone autonomie residue. Quattro sono residenti nei paesi del circondario e uno aveva preso la residenza a Bellusco dopo l’ingresso negli alloggi protetti. Una donna ricoverata in medicina generale precedentemente all’emergenza, poi risultata positiva, è in via di guarigione e dimissione».

Le altre undici ospiti sono ancora nella struttura e in un paio di casi monitorate.

«Siamo in contatto con le famiglie dei 30 anni del Centro diurno integrato, dopo il ritorno a casa. Tra questi si è registrato il decesso di una donna di Bellusco e il ricovero di una donna non residente».

Nessun segnalazione dai numerosi volontari, ai quali l’accesso era stato già vietato il 24 febbraio. «In fase di prevenzione, le cooperative L’Arcobaleno e Sociosfera hanno adottato tutte le disposizioni di volta in volta emanate e le misure indicate da Ats Brianza.

Nelle comunicazioni ufficiali del sindaco di Bellusco non è rientrata la situazione della struttura, ma le parole lasciavano trasparire preoccupazione.