Belle o inutili: dibattito aperto sulle nuove fontanelle di Desio

Accese dalla scorsa settimana alla nuova porta di via Lampugnani hanno scatenato polemiche sui social network e anche la politica si divide. Montrasio (M5S): «Quelli zampilli sono le lacrime dei desiani che vedono com’è ridotta la città»
Giochi intorno alle fontanelle
Giochi intorno alle fontanelle Paola Farina

Intorno alle fontanelle accese la scorsa settimana alla nuova porta di via Lampugnani, a Desio, non c’è solo qualche chiazza d’acqua, come è naturale che sia. Ci sono anche le polemiche che scorrono sulle pagine dei social e che scaturiscono dal diverso modo di intendere, concepire, vedere la città e i suoi spazi. Anche i politici locali non la pensano tutti allo stesso modo.

«Circolano delle foto molto tristi sui social – ci dice Sara Montrasio, consigliere comunale per il M5S -: quattro spruzzi d’acqua su una colata di cemento, che sbagliano mira e bagnano la strada». «I bambini già al primo giorno hanno iniziato a divertirsi e non solo loro, anche i genitori e gli adulti» si ritrova scritto invece sulla pagina Facebook della Sinistra per Desio. «Un esempio di come si possa riconquistare lo spazio urbano» sostengono dalla lista civica Desio Viva. «Sono dell’opinione che il risultato di questa operazione sia molto deludente» ci dice al contrario il capogruppo della Lega, Andrea Villa.

Durante questa prima settimana di accensione delle fontanelle a raso strada, il passaggio di gente non è stato eccessivo, limitato a chi è diretto in biblioteca, al parco comunale o a piedi in centro. Scrivono dalla Sinistra per Desio: «Si cambia la città per farla diventare sempre più a misura d’uomo. Ci sono le critiche, ma fa parte del gioco. Per noi è importante pensare a questa porta come un luogo di divertimento e di aggregazione, così come diventeranno piazza degli Alpini e le altre porte».

Belle o inutili: dibattito aperto sulle nuove fontanelle di Desio
Nonno con nipotino

«Capisco (e condivido) le zone 30 – ci dice Sara Montrasio, M5S -, capisco anche però che questa giunta ha fatto male i suoi calcoli e la promessa riqualificazione del centro, senza il lavoro che spettava a Cmc per l’appalto della metro tramvia, somiglia più a una scarpa e una ciabatta che al centro storico di una città. Non capisco il bisogno di devastare Largo Alpini e la sciocca idea di spendere soldi per delle fontane, per di più tristi. Forse si può spiegare cosi: gli zampilli sono le lacrime dei desiani quando vedono com’è ridotta la loro città».

Da Desio Viva: «Preferiamo che uno spazio centrale della città sia consegnato ad auto e moto o alle relazioni di gente che passeggia? Le relazioni umane non escludono necessariamente il passaggio di auto e moto. La bontà del progetto è confermata dal sorriso dei bambini che giocavano con gli zampilli». «Parliamo – dice ancora Andrea Villa, Lega – di un’opera costata decine di migliaia di euro che si sarebbero potuti impiegare per sistemare i chilometri di strade malconce e marciapiedi ammalorati. Il cantiere doveva terminare il 31 dicembre e la città ha sopportato a fatica mesi di disagi e di lavori consegnati con un ritardo spaventoso per avere una fontana che scarica i suoi zampilli in mezzo alla strada. E’ evidente: qualcosa è andato storto. La nuova viabilità ha messo in ginocchio via Lampugnani e scontentato tutti, ciò che serve è un ritorno al vecchio senso di marcia».

«Condivido la scelta della posizione della fontana – spiega l’assessore Giovanni Borgonovo -. In quel punto diventa il centro sul quale s’incardina la sistemazione di questa piccola nuova piazza. Renderà più visibile la Roggia quando sarà riattivata. Il prossimo intervento di sistemazione dell’incrocio tra Lampugnani e XXV Aprile contribuirà a migliorare ulteriormente la situazione».