Autolavaggio divorato da un incendio a Seregno: «Non credo in un problema elettrico»

Nessuna certezza sulle cause dell’incendio che giovedì sera ha divorato un autolavaggio a Seregno, le ipotesi sono quelle del dolo o del corto circuito elettrico. «Non credo all’ipotesi di un problema elettrico», ha spiegato il titolare.
Seregno - Le condizioni del capannone venerdì mattina
Seregno – Le condizioni del capannone venerdì mattina Paolo Colzani

Nessuna certezza sulle cause dell’incendio che giovedì sera ha divorato un autolavaggio a Seregno, le ipotesi sono quelle del dolo o del corto circuito elettrico. Quel che è emerso è che, nel momento in cui l’incendio si è propagato, il generatore di corrente fosse staccato, circostanza però che secondo i tecnici non azzera del tutto l’erogazione e che quindi potrebbe non essere stata sufficiente ad evitare un corto circuito. Le condizioni del comparto difficilmente consentiranno tuttavia accertamenti di sorta.


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«Non credo all’ipotesi di un problema elettrico – ha spiegato, proprio giovedì sera, il titolare residente a Mariano Comense – Anzi, sono convinto che si tratti di un episodio doloso. Conto che i Carabinieri possano acquisire le immagini degli impianti di videosorveglianza, anche privati, che ci sono nella via, per capire nel limite del possibile se vi siano stati movimenti strani o meno».

L’allarme al distributore di benzina dell’Ip Matic di via Wagner era scattato alle 20,45 circa e aveva allertato il proprietario che ormai aveva concluso senza preoccupazioni la sua normale giornata di lavoro, i vigili del fuoco, cui è toccato l’onere di domare le fiamme, i carabinieri e la polizia locale, arrivati sul posto per comprendere la dinamica di quel che si stava verificando. Il rogo ha avvolto in men che non si dica la struttura in lamiera a copertura dell’autolavaggio, ma ha per fortuna preservato il gabbiotto della vicina cassa e, soprattutto, le pompe per l’erogazione di carburante, distanti appena pochi metri. I vigili del fuoco si sono prodigati per poco più di un’ora, prima che l’incendio fosse finalmente spento. A quel punto, la scena che si è presentata agli occhi degli astanti è stata terribile: il fuoco ha letteralmente divorato tutta la strumentazione utilizzata per lavare le vetture e in piedi è rimasta soltanto la carcassa della copertura in lamiera, di fatto inservibile e quindi destinata all’abbattimento.