Autobus pubblici e milioni in ballo Monza, guerra Comune-Provincia

Monza può liberare i più di 2 milioni di euro accantonati prudenzialmente per coprire una parte dei fondi pretesi dalla Provincia per i costi del trasporto pubblico locale effettuato nei comuni limitrofi di Monza. E’ questa la conseguenza della sentenza del Consiglio di Stato. Ma la parola fine non è ancora stata scritta. Ecco perché.
Un autobus a Monza
Un autobus a Monza

Saranno destinati ad altre urgenti necessità i più di 2 milioni di euro accantonati prudenzialmente dal Comune di Monza per coprire una parte dei fondi pretesi dalla Provincia di Monza per i costi del trasporto pubblico locale effettuato nei comuni limitrofi di Monza. E’ questa la conseguenza della sentenza del Consiglio di Stato, pronunciata il 23 giugno, che ha dato ragione al Comune.

Il Consiglio di Stato, contrariamente a quanto stabilito dall’ultima sentenza del Tar del 2013 che dava ragione alla Provincia e contro la quale il Comune aveva fatto subito ricorso al massimo organo della giustizia amministrativa, ha quindi ritenuto validi l’impostazione e i corrispettivi economici riconosciuti fino ad oggi dall’amministrazione comunale. Secondo la Provincia, quanto dovuto dal Comune ammontava a 3,1 milioni di euro per gli anni 2011 e 2012, a cui si sarebbero aggiunti quelli del 2013. Dopo la sentenza del Tar l’amministrazione comunale, oltre a promuovere l’immediato ricorso al Consiglio di Stato, aveva comunque disposto un congruo accantonamento in bilancio di oltre 2 milioni di euro per eventualmente cominciare a far fronte agli effetti di un responso negativo, pur ribadendo, in occasione dell’assestamento di bilancio, la convinzione della fondatezza delle proprie ragioni.

La sentenza del Consiglio di Stato rafforza inoltre la richiesta del Comune di Monza alla Provincia di Milano che, per gli stessi motivi e per il periodo fino al 2011, deve rimborsare all’amministrazione monzese 6,8 milioni di euro, somma, quest’ultima, comunque non disponibile perché già spesa dalla precedente amministrazione.

Intanto la Provincia di Monza affila le armi. E soprattutto non vuole pagare, visto che ci tiene a precisare che “non dovremo rimborsare alcunché al Comune di Monza: semmai sarà l’amministrazione provinciale di Milano – che ha gestito il contratto di servizio fino al 30.4.2011 – a dover restituire somme al nostro capoluogo, sempre che esista il corretto titolo giuridico”.

“Ci siederemo nuovamente attorno ad un tavolo – annunciano il Presidente Dario Allevi e l’Assessore competente Francesco Giordano – per definire quali siano i servizi erogati dall’inizio del contratto: per questo a breve convocheremo la Commissione di Vigilanza prevista dall’Accordo di Programma, ribadendo la massima disponibilità ad una programmazione congiunta con la Città di Monza”.

A onor del cero, comunque, finora il Comune di Monza non ha comunque versato alla Provincia quanto dallo stesso Comune ritenuto congruo per l’erogazione dei servizi: “Mancano ancora circa 500.000 euro per il 2013 – aggiunge il presidente -Allevi e nulla è stato trasferito per il 2014, invito quindi il sindaco Scanagatti ad aspettare di trasferire le risorse verso altri capitoli di spesa, il problema c’è e va risolto insieme”.