Autobus Monza e Brianza: vertice dei sindaci in Provincia, resa dei conti sui trasporti?

L’idea che stanno condividendo la Città metropolitana e la Provincia di Monza con l’agenzia dei trasporti pubblici è di limare il servizio esistente e passarlo definitivamente all’agenzia stessa per salvare le linee a rischio taglio. Tutto per ora è rimandato al 19 aprile.
Monza Sede provincia a gennaio: presidio dei pendolari contro i tagli al trasporto pubblico
Monza Sede provincia a gennaio: presidio dei pendolari contro i tagli al trasporto pubblico Fabrizio Radaelli

Un taglietto e via, ci liberiamo dei guai degli autobus? Forse sì, forse no, ma l’ipotesi è sul piatto. L’idea che stanno condividendo la Città metropolitana e la Provincia di Monza con l’agenzia dei trasporti pubblici – l’abnorme ente che si dovrà fare carico della gestione delle linee di Milano, Monza, Pavia, Lodi e rispettive province – è di limare il servizio esistente e passarlo definitivamente all’agenzia stessa.

Si tratterebbe di un patto concordato per uscire dal tunnel. L’agenzia infatti formalmente non potrebbe acquisire i contratti per gestirli se gli enti che li trasferiscono non offrono il pacchetto in pareggio di bilancio. E quel pareggio, sia per Monza e Brianza sia per la Città metropolitana di Milano, è ben lontano dall’essere trovato. In via Grigna continuano a mancare all’appello 1,8 milioni di euro, a Milano la cifra arriva a 2,8 milioni. Ma dal momento che tutti i tentativi di recuperare le somme mancanti da Roma o dalla Regione hanno prodotto risultati incompleti, il rischio collasso si fa sempre più pressante.

Senza contare che, più passano le settimane, più la situazione si complica: quattro mesi fa la scure sarebbe scesa su alcune linee di autobus, le proroghe successive hanno comunque impegnato risorse aggiuntive che, oggi, imporrebbero tagli ben maggiori all’intero servizio.

Ma i sindaci? La via d’uscita potrebbe essere individuata in un accordo tra Brianza, Città metropolitana e agenzia: noi tagliamo un po’, meno di quanto previsto mesi fa, tu agenzia prendi i contratti anche se non sono in pareggio. Possibile? Forse sì e sarebbe la quadra di una vicenda che si trascina ormai da troppo tempo e senza reali luci all’orizzonte.

Il problema è dove tagliare e come, mettendo in conto che sarà necessario far digerire a qualche sindaco della Provincia la perdita anche solo parziale di servizi sul suo territorio. Erano stati proprio i primi cittadini dei maggiori Comuni coinvolti – Nova Milanese, Lissone, Muggiò – a mobilitarsi contro la prospettiva di via Grigna di sacrificare due linee di autobus che attraversano le loro strade.

Certezze da via Grigna non ne arrivano: tutto è rinviato a mercoledì 19, quando alle 17.30 il presidente Gigi Ponti ha convocato una nuova assemblea dei sindaci con un unico punto all’ordine del giorno, il trasporto pubblico locale. Lì sarà la resa dei conti, in tutti i sensi? Sul piatto ci sarà da decidere come comportarsi nelle prossime settimane, sapendo che quei conti, appunto, devono tornare in un modo o nell’altro per togliersi dal baratro.

Da chiarire ci sono anche gli spiragli emersi nelle ultime ore: arrivano dagli uffici della Regione Lombardia, da cui forse potrebbero nuovamente arrivare risorse aggiuntive per mettere in pareggio il bilancio. Quando basta per arrivare ai 4,6 milioni che permetterebbero al bacino Brianza-Milano-Lodi-Pavia di trasferire le competenze? Non è chiaro, ma forse, questa volta, la svolta è vicina.