Atm festeggia gli 85 anni del filobus restaurando un Viberti del 1958. E i tram di Desio? Vola la petizione per salvarli

Domenica 28 ottobre Atm celebra uno dei suoi mezzi più famosi, il filobus, che compie 85 anni. E lo festeggerà con un biglietto commemorativo e con il restauro di un mezzo storico. Perché la stessa attenzione non la mette, allora, per salvare qualcuno dei 42 tram avviati alla demolizione abbandonati nel deposito di Desio?
Il Fiat 2472/CGE carrozzeria Viberti del 1958  rimesso a nuovo da Atm
Il Fiat 2472/CGE carrozzeria Viberti del 1958 rimesso a nuovo da Atm

Domenica 28 ottobre Atm celebra uno dei suoi mezzi più famosi, il filobus, che compie 85 anni. E lo festeggerà con un biglietto commemorativo e con il restauro di un mezzo storico. Perché la stessa attenzione non la mette, allora, per salvare qualcuno dei 42 tram avviati alla demolizione abbandonati nel deposito di Desio?

La storia

Era il 28 ottobre del 1933 quando la neonata Atm (allora Azienda Tranviaria Municipale) decise di rispondere alla crescente domanda di trasporto pubblico mettendo in servizio sulla linea 81 un nuovo mezzo di trasporto a trazione elettrica: il filobus. Da allora sono passati 85 anni, tantissimi avvenimenti storici, ma ancora oggi il filobus resta un mezzo di trasporto sul quale l’Azienda punta fortemente. Era il 1933 e la linea 81 partiva dal capolinea di piazzale Loreto e per oltre 4 km percorreva la città fino ad arrivare al quartiere Dergano. È proprio su questo percorso che fecero l’esordio a Milano i primi tre filobus, precisamente un modello Fiat 488/CGE a due assi n° 1, uno Stigler Ransomes a tre assi n° 301 e un Turrinelli a tre assi n° 302. Pochi anni dopo (nel 1936) la linea 81 si trasformerà nella Circolare Esterna per poi diventare la linea 90/91 e si evolveranno anche i modelli di filobus che seguiranno le innovazioni tecnologiche. Ed è proprio in quegli anni che nacque l’esigenza di progettare e realizzare il nuovo deposito in viale Molise, ultimato nel 1939. Qui ancora oggi si rimessano i filobus e, grazie a un’officina composta da personale altamente qualificato, si realizzano lavorazioni di carrozzeria, le grandi riparazioni meccaniche e i collaudi per tutti i mezzi dell’Azienda.


Una tipologia di vettura che ben si sposa con il progetto “full electric” lanciato lo scorso anno dall’Azienda e che prevede l’acquisto di mezzo totalmente elettrici, per arrivare nel 2030 ad avere una flotta a zero emissioni. E’ stata aggiudicata lo scorso aprile, infatti, una gara ad evidenza pubblica per l’acquisto di 80 nuovi filobus e i primi 30 saranno in consegna entro il 2019 per rinnovare la flotta aziendale.



I festeggiamenti

Per celebrare questo anniversario Atm ha realizzato un biglietto speciale che sarà in vendita da sabato 27 ottobre e fino al 5 novembre, presso i distributori automatici e tutte le rivendite della metropolitana. Un’emissione pensata per festeggiare gli 85 anni trascorsi dalla prima corsa del filobus a Milano. Proprio nel deposito di viale Molise, è stato “tirato a lucido” un modello 18 metri, Fiat 2472/CGE carrozzeria Viberti del 1958 in servizio sulla linea filoviaria della circolare esterna 90/91. Un modello esclusivo, che soltanto Atm e la città di Milano hanno avuto l’onore di veder circolare, e che rappresenta l’esemplare di filobus snodato più vecchio e che oggi, grazie al lavoro del reparto carrozzeria e un profondo lavoro di “restyling”, è ancora in grado di circolare per un evento speciale. Sabato 17 novembre e domenica 18 novembre, infatti, per due giorni questo filobus storico, che presenta ancora gli interni originali ma che ha subito nel 2008 sostanziali interventi, circolerà lungo la cerchia filoviaria nell’ambito delle iniziative realizzate da BookCity. Sulla storica vettura Viberti saranno ospitate a bordo personalità del mondo della letteratura e dello spettacolo per raccontare i mille volti della città in movimento sui mezzi pubblici. Per partecipare a queste corse speciali sarà necessario prenotarsi sul sito di BookCity (www.bookcitymilano.it) a partire dal 7 novembre.



E i tram di Desio?

Tutto bello, evocativo e dal sapore vintage. Allora perché non usare la stessa attenzione anche per salvare almeno i mezzi più interessanti e in buono stato del deposito di Desio? La petizione online lanciata da alcuni cultori dei tram ha raggiungo e superato le 48mila firme (è possibile firmare anche adesso, basta cliccare qui). Atm, nonostante la campagna mossa dai mezzi di comunicazioni (il Cittadino ha dato voce alla proposta), l’intervento del presidente dell’Ordine degli ingegneri di Monza e di altre associazioni e forze politiche interessate a discutere il salvataggio almeno di una carrozza, ha finora mantenuto un rigoroso riserbo sulla vicenda, lasciando la porta chiusa al salvataggio.