Assembramenti a Seregno, cresce il timore per il weekend di San Valentino

Con il weekend di san Valentino alle porte, cresce il timore a Seregno per il rischio assembramenti nel centro storico. Il comandante della Polizia locale, Zorzetto, sarà di pattuglia per verificare la situazione.
La Polizia locale di Seregno cerca di disperdere un assembramento
La Polizia locale di Seregno cerca di disperdere un assembramento

Con il weekend di San Valentino che batte alle porte, il corpo della Polizia locale di Seregno ha la consapevolezza di dover continuare a lavorare per fronteggiare la problematica degli assembramenti nel centro storico, ormai abituale o quasi. «Sarò in pattuglia anch’io -conferma il comandante Maurizio Zorzetto-, per capire se vi sia margini per intervenire con più incisività sull’utenza, così da evitare nel limite del possibile che si ammassi, dopo che fin qui abbiamo lavorato in soprattutto sulla gestione delle cause degli assembramenti, incontrando e sensibilizzando quegli esercenti che conducono attività che più si prestano alla frequentazione dei giovani. Questo lavoro nello scorso fine settimana ha prodotto risultati, perché il comportamento degli stessi esercenti è stato positivo. Ha pagato lo sforzo di rispondere ai loro dubbi sulle interpretazioni delle norme e di fornire i chiarimenti necessari ad evitare che potessero incorrere in sanzioni».

Le difficoltà da affrontare sono però immutate: «Quello che sta accadendo a Seregno o a Monza, città che hanno centri storici particolarmente belli ed attrattivi, si sta verificando anche in realtà di dimensioni pari alla nostra, ma che non hanno un centro storico del livello del nostro. È un problema comune. È impensabile gestire l’assembramento in sé e per sé: quando ci sono in giro 4mila o 5mila persone contemporaneamente, servirebbero duecento agenti, che non abbiamo». La chiosa è rivolta ai residenti: «Stiamo facendo il possibile per rispondere nel concreto alle loro istanze. Ma è giusto ricordare che ho a disposizione soltanto ventisette uomini e che la problematica degli assembramenti rientra nell’ambito dell’ordine pubblico, che non è di competenza comunale, bensì statale. Noi in questo caso abbiamo solo funzioni ausiliarie. Ci siamo comunque e ci stiamo mettendo in gioco, ma la situazione non può essere per intero sulle spalle degli enti comunali».