Asilo San Giuseppe di Arcore, i sindacati: «Valutare ogni soluzione alternativa alla chiusura»

Cereda (Cgil) e Turdo (Cisl): «Siamo venuti a conoscenza di un comunicato del CdA della Fondazione che esclude la possibilità di una ripresa della attività scolastica, siamo disponibili ad aprire un tavolo di gestione della crisi»
L’ingresso dell’asilo di Arcore
L’ingresso dell’asilo di Arcore

Asilo parrocchiale San Giuseppe di Arcore in pericolo, i sindacati non ci stanno e chiedono: «di valutare ogni possibile soluzione alternativa alla chiusura, considerando anche l’apporto di altri soggetti esterni». L’appello è stato rivolto al Consiglio di amministrazione dell’ente e al Comune di Arcore con un comunicato, a firma di Simone Cereda, Segretario Funzione pubblica CGIL Monza e Brianza e Nicola Turdo, Segretario Generale CISL Funzione pubblica MBL

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«Poche ore fa abbiamo ricevuto per conoscenza il comunicato inviato dal CdA della Fondazione Asilo San Giuseppe alle lavoratrici e ai genitori (leggi sotto), con i quale – di fatto – si esclude la possibilità di una ripresa dell’attività scolastica ed educativa nella struttura di via Tomaselli – scrivono i due sindacalisti – Tale notizia, purtroppo, non giunge del tutto inaspettata perché, già nei giorni scorsi, era ormai chiaro che la trattativa con la cooperativa interessata a rilevare l’attività aveva subito un’importante battuta di arresto. Ciononostante, non possiamo che esprimere amarezza e stupore per il repentino evolversi della situazione, soprattutto alla luce di quanto comunicatoci da CdA e Amministrazione comunale in occasione dell’incontro dello scorso 20 luglio: a quella data, infatti, – come ricordato anche dal presidente Magni nel comunicato di cui sopra -, l’operazione di “salvataggio” dell’Asilo San Giuseppe era giunta quasi al traguardo».

«Chiediamo quindi al CdA e al Comune – concludono – di chiarire con precisione le ragioni che hanno portato alla rottura della trattativa con la cooperativa. A questo CdA a cui riconosciamo l’impegno, la competenza e la passione messi in campo in questi mesi, chiediamo di valutare ogni possibile soluzione alternativa alla chiusura, considerando anche l’apporto di altri soggetti esterni. All’Amministrazione comunale, che esprime 4/5 del C.d.a. ed è quindi pienamente responsabile di come la Fondazione è stata condotta in questi anni, chiediamo di farsi parte attiva nella gestione delle inevitabili ricadute occupazionali che la chiusura dell’asilo causerebbe. Dichiariamo sin d’ora la nostra disponibilità all’apertura di un tavolo di gestione di questa crisi».

Il comunicato del cda a personale e genitori

Dopo mesi di verifiche sulla situazione finanziaria dell’ente, a partire dall’insediamento dell’attuale Consiglio di Amministrazione (febbraio 2020), dopo approfondite ricerche di soluzioni per mettere in una situazione di sicurezza finanziaria la nostra Fondazione, abbiamo intrapreso un percorso per definire un progetto di collaborazione con un ente esterno, che aveva manifestato interesse per la nostra realtà.

Purtroppo, dopo diverse formulazioni di ipotesi e la nostra assoluta buona fede di voler trovare una soluzione, fino a pochi giorni fa apparentemente condivisa con tale ente, l’ente esterno ha manifestato perplessità circa la destinazione dell’immobile.

E’ stata nostra immediata cura procurare la scorsa settimana un approfondimento telefonico tra il responsabile di questo ente esterno e il Sindaco di Arcore, in presenza del Segretario Comunale, il responsabile finanziario, i due assessori competenti, con il quale sono state verificate e date le necessarie risposte a tale ente.

Il responsabile dell’ente esterno si è preso una ulteriore settimana per decidere in merito alla prosecuzione delle trattative, che doveva essere definita entro questo sabato. Non abbiamo però ricevuto ad oggi risposte e il percorso sembra si sia arenato e, vista la situazione, appare improvvisamente interrotto senza una motivazione da parte di questo ente esterno che, alla scadenza concordata, non ha dato ne’ comunicazioni di avere o meno sciolto le riserve su alcuni punti, nonostante si sia provveduto a fornire l’ulteriore documentazione richiesta, ne’ a volere o meno comunicare l’intenzione di firmare il pre-accordo di impegno che era stato loro sottoposto.

Senza tale collaborazione esterna, non è possibile proseguire nell’attività della Fondazione e assicurare il raggiungimento dello scopo istituzionale, rischiando di creare un ulteriore maggiore danno per l’utenza e i dipendenti.

Il CdA, quindi, preso atto della mancata risposta dell’ente esterno prevista per oggi, ha deliberato di interrompere le iscrizioni, considerata la pratica impossibilità, date le circostanze, di riprendere una regolare attività didattica e di asilo nido a settembre.

Il CdA nei prossimi giorni assumerà le deliberazioni conseguenti, nell’interesse della Fondazione e dei suoi aventi causa.

Il Presidente del CdA

Ferruccio Magni