Aria e inquinamento, i monzesi fanno da soli: autorilevazioni diffuse del biossido d’azoto, ecco come

Il comitato Aria Pulita Monza aderisce alla campagna promossa dall’associazione Cittadini per l’aria “No2 no grazie”, realizzata a livello nazionale per il campionamento del biossido di azoto. Dall’8 febbraio per un mese, ecco come.
La strumentazione: una delle fiale utlizzate per il campionamento della qualità dell’aria a Monza
La strumentazione: una delle fiale utlizzate per il campionamento della qualità dell’aria a Monza Fabrizio Radaelli

Riprendono le attività del comitato Aria Pulita Monza con l’adesione alla campagna promossa dall’associazione Cittadini per l’aria “No2 no grazie”, realizzata a livello nazionale a Milano e nei comuni dell’hinterland, a Roma e a Napoli. Quello sul biossido di azoto è «un progetto di scienza partecipata – si legge online sul sito dell’associazione – in cui i cittadini di tre grandi aree urbane italiane misureranno la qualità dell’aria vicino a casa, a scuola e al posto di lavoro».

L’obiettivo è di «ottenere una mappa dettagliata della qualità dell’aria nelle aree monitorate, così da informare cittadini e amministratori e contribuire all’attivazione di misure di riduzione degli inquinanti atmosferici». Lo faranno attraverso l’installazione di un campionatore passivo, che i cittadini interessati hanno prenotato nelle scorse settimane e che ora possono andare a ritirare in alcuni punti selezionati entro l’8 febbraio: a Monza ha aderito ParcoBici, il negozio che in via Prina, civico 22, vende e noleggia biciclette elettriche.
Una scelta presa per la prima volta quest’anno da parte di chi ha deciso di sposare la causa di una mobilità sempre più green e sostenibile «da considerare anche per andare al lavoro. Monza per ora sembra aver risposto molto bene all’appello», hanno fatto sapere dal negozio mostrando gli elenchi dei nominativi dei partecipanti alla campagna.

Ammonta a parecchie decine il numero di campionatori prenotati in via Prina: registreranno la presenza di biossido d’azoto per un mese esatto, dall’8 febbraio fino al prossimo 7 marzo. Ad aiutare i cittadini scienziati a utilizzare al meglio il campionatore anche un’app, “No2 No Grazie 2020”: le strumentazioni, utilizzate secondo le istruzioni fornite, dovranno poi essere restituite entro il 15 marzo nel luogo in cui sono state ritirate. I dati, «elaborati dai ricercatori del comitato scientifico, serviranno a creare un database unico di informazioni che saranno utilizzate per determinare l’impatto sanitario» del biossido d’azoto.

Il comitato Aria Pulita Monza era nato l’anno scorso a ridosso del primo sciopero per il clima organizzato da Fridays For Future Monza il 15 marzo: tra le prime azioni svolte, la distribuzione di un questionario nei pressi delle scuole della città per sensibilizzare i genitori ad accompagnare i figli a scuola in maniera più sostenibile, evitando l’utilizzo dell’auto a tutti i costi. Dopo qualche mese di stop il comitato è ora pronto a tornare in attività. Tra i desiderata, ha anticipato il suo presidente Cruciano Nasca, nuove azioni di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini monzesi non solo sull’inquinamento, ma anche sui rifiuti.