Aria di bufera a Brugherio per piazza Roma chiusa al traffico

I negozianti del centro contro la decisione del sindaco di chiudere del tutto la piazza al traffico. In primo piano la questione dei parcheggi.
Brugherio segnaletica piazza Roma pedonale
Brugherio segnaletica piazza Roma pedonale Valeria Pinoia

È di bufera la prima reazione degli esercenti di piazza Roma a Brugherio, alla notizia della chiusura al traffico auto, 24 ore su 24, di piazza Roma dal 7 giugno fino al 3 ottobre.

La maggior parte nei negozianti, i bar in testa, ritiene che un provvedimento così drastico, senza risorse sufficienti in termini di parcheggi di prossimità, porterà danni alle attività già gravemente compromesse dalla crisi.

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E, ad intercettare il disappunto, ci sta pensando la Lega che ha già preparato una raccolta firme da sottoporre ai cittadini a partire dalla prossima settimana: ”No alla chiusura di piazza Roma, difendiamo il centro storico”, sono gli slogan della petizione che ha come scopo quello di far fare a Troiano un passo indietro.

“Il Piano del centro poteva essere una grande occasione per prevedere parcheggi a ridosso di piazza Roma – ha spiegato il leghista Maurizio Ronchi – il progetto che avevamo in mente noi del centrodestra prevedeva un piano interrato. Quello di Troiano l’acquisto dell’oratorio di Maria Bambina che ci chiediamo ancora a cosa serva”.

Sui parcheggi si concentrano anche le osservazioni dei negozianti. Sara Salemi, giovane titolare subentrata da poco al Bar Roma, ha spiegato: “Sarebbe stato meglio, prima di chiudere la piazza, prevedere delle soluzioni per fare parcheggiare la gente vicino.

La chiusura alle macchine ci dà forse l’occasione di mettere più tavolini fuori, ma la verità è che ci servono a poco se non ci sono i clienti perchè raggiungerci è troppo complicato. Speriamo di sbagliarci”.

E ancora: “Si sarebbe potuto chiudere dopo pranzo, quando ci sono davvero più bambini e famiglie in giro. La mattina invece c’è il movimento veloce di chi viene per una colazione e poi va al lavoro. Se l’Amministrazione si fosse confrontata avremmo potuto proporre questa soluzione”.

Secondo Claudio Sarimari, ex politico locale e titolare dell’enoteca sotto al campanile, “il problema è che per arrivare qui in piazza, se vieni da Monza, devi fare un giro pazzesco. Si rischia di svuotarla la piazza”.
Sulla vetrina del negozio vicino, “Papaveri e papere”, abbigliamento per bambini (ma anche su altri esercizi), campeggia un cartello: “Dopo il covid, ci pensano il sindaco e la giunta a uccidere il commercio locale. No alla chiusura di piazza Roma”.

Per il primo cittadino la reazione critica non è certo una sorpresa. Per questo, la scorsa settimana ha fatto il “porta a porta” tra i negozi annunciando e spiegando il provvedimento di persona. La giunta è convinta che la chiusura solleciti l’aggregazione, la vitalità della piazza, la sicurezza degli utenti. E questi quattro mesi di no-auto potrebbero essere, in realtà, una prova generale per testare la “Brugherio secondo Troiano”: una città con un centro pedonale.