Arcore, rivoluzione alle piscine: ecco come cambierà l’impianto di via San Martino

I parcheggi fuori, quelli dentro, gli spogliatoi e molto altro: come cambieranno le piscine di Arcore? Ecco il progetto del centro sportivi di via San Martino, mentre è in corso la gara per assegnare lavori e gestione.
Le piscine di Arcore
Le piscine di Arcore

La settimana scorsa si è tenuta la prima seduta della commissione giudicante: l’iter per la riqualificazione della piscina comunale è partito. Il percorso burocratico necessita ancora di diverse settimane per il perfezionamento di tutte le procedure di legge, ma quello che è già noto è che solo la In Sport ha partecipato alla manifestazione di interesse. Ed è noto anche che la sua candidatura è stata ammessa.

Potrebbe dunque essere proprio l’attuale gestore a farsi carico dell’onere della ristrutturazione e di altri obblighi previsti dall’appalto. In Sport, gestore anche dell’impianto di Concorezzo e guida di quello arcorese da oltre un decennio, sta operando attualmente in proroga. Nell’ultimo anno ha lavorato a un progetto di riqualificazione della piscina di via San Martino e dei suoi dintorni che prevede sia la ristrutturazione che la successiva gestione. Il progetto è passato attraverso diversi confronti con i tecnici comunali e gli amministratori ed è stato adattato in diverse parti all’esigenze dell’ente.

Innanzitutto c’è il problema dei posteggi. La zona è poco dotata di stalli e una razionalizzazione è risultata necessaria. Saranno sistemati i posti sul lato sterrato di villa San Martino e sarà ricavato un posteggio nuovo all’interno della vecchia pista di pattinaggio, chiusa da almeno dieci anni e inutilizzata. Al privato poi si chiede di ristrutturare le coperture della piscina e gli spogliatoi. Questa è la parte più corposa dei lavori che verrebbe realizzata nel periodo estivo quando l’impianto può funzionare solo nella parte all’aperto. Obiettivo, terminare queste opere prima che ripartano le attività sportive e i corsi all’interno. Questo il cronoprogramma che punta a ridurre al minimo l’impatto della ristrutturazione sulla fruibilità dell’impianto, ma è chiaro che su tutto incombono le incognite legate all’emergenza sanitaria.

Si tratta di opere per oltre un milione di euro suddivise tra pubblico e privato in modo quasi paritetico (al privato tocca il 53-53 per cento circa). Il Comune aveva stanziato le risorse necessarie impegnandosi a pubblicare il bando per la fine del 2020. Lo strumento è quello del partenariato pubblico-privato. Il nuovo gestore pagherà al Comune un canone annuale per poter gestire il servizio e trarre profitto dalla gestione.