Arcore, è passato il ciclone Matteo Salvini: attacchi al ministro Costa e alla stampa, freddezza su Di Maio. «E no alle riformine M5S»

Il solito Matteo Salvini, attaccante a testa bassa, ha infiammato nella serata di martedì 6 agosto la Festa della Lega di Arcore. Attacchi all’alleato di governo, al ministro Costa in particolare, e freddezza su Di Maio. Punti cardine: sicurezza e legalità. Ma anche «lavoro, lavoro, lavoro». E le tasse «vanno abbassate».
Matteo salvini ad Arcore
Matteo salvini ad Arcore

Il solito ciclone. Matteo Salvini ha infiammato i fan alla Festa della Lega di Arcore. Dopo aver dovuto rinunciare al suo intervento previsto nella serata di lunedì 5 per l’impegno al Senato dove si votava la fiducia al governo sul Decreto sicurezza bis, il leader della Lega ha recuperato, come promesso, il giorno successivo: è tornato apposta in Brianza da Roma per incontrare i suoi elettori.

Arcore, è passato il ciclone Matteo Salvini:   attacchi al ministro Costa e alla stampa, freddezza su Di Maio. «E no alle riformine M5S»
Un selfie con Salvini


Mezz’ora di intervento dove ha toccato tutti i temi caldi della politica nazionale. I punti forti della sua battaglia, sicurezza e lotta all’immigrazione, Salvini li ha affrontati subito, mandando in visibilio i tanti leghisti accorsi all’area feste di Arcore quando ha annunciato “più telecamere e forze di polizia” e un giro di vite “alla gestione dell’accoglienza”. Poi spazio alle polemiche più da ombrellone, che hanno fatto capolino sulla stampa nazionale (duramente attaccata dal leader del Carroccio in diverse occasioni) negli ultimi giorni. Sulla questione della “zingaraccia” (così l’ha apostrofata Salvini sul palco) che lo ha minacciato nei giorni scorsi perché la sua casa abusiva sta per essere abbattuta, il ministro dell’Interno non ha lasciato spazio a dubbi: “Per quanto riguarda quella fottutissima zingaraccia, vi posso promettere che la sua casa la radiamo al suolo”. Sulle sue vacanze del Papeete, con la polemica innescata dal filmato del figlio che usa una moto d’acqua della Polizia di Stato, Salvini ha attaccato sia chi lo critica (“lasciate i miei figli fuori dalla polemica politica se no mi incazzo”) e anche il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa: “Ha detto che mio figlio sulla moto d’acqua è un reato penale? Ma non ha un lavoro da fare al ministero? È un ministro che dice no ai termovalorizzatori. Amico mio cosa fai ai rifiuti, li mangi? Sono stufo dei signor-no”.

La Fornero? “Una legge infame che sono orgoglioso di avere smontato”. Le tensioni con i grillini? “Se non ci fanno fare quello che vogliamo, la parola tornerà a voi”, rivolgendosi al pubblico. La Tav? “Domani sarò a roma per votare il sì alla Tav. Noi abbiamo bisogno di infrastrutture, ponti, tunnel, autostrade. No di riformine delle autonomie, del lavoro o della giustizia” ha elencato Salvini, ribadendo che “a questo paese, se dovesse servire, darò anche la vita”, ricevendo dal pubblico un’ovazione da stadio.

Arcore, è passato il ciclone Matteo Salvini:   attacchi al ministro Costa e alla stampa, freddezza su Di Maio. «E no alle riformine M5S»
Un selfie con Salvini


E mentre il pubblico urlava “caccia Di Maio”, Salvini non ha difeso l’alleato di governo, finito diverse volte nel mirino della base lumbard. Anzi: “Non possiamo campare di reddito di cittadinanza distribuito sulla strada statale. Dobbiamo abbassare le tasse, è l’emergenza numero uno in questo paese. E alla sicurezza ritrovata bisogna aggiungere lavoro, lavoro, lavoro”.

Poi una serie di consigli. Religione: “Parlo della Madonna? Avvenire (il giornale dei vescovi) mi attacca dicendo di non tirarla in ballo, ma i santi e le madonne non sono a uso esclusivo del Pd”. Libri da leggere: “Quelli di Oriana Fallaci dovrebbero essere obbligatori nelle scuole medie e superiori, è stata una giornalista con la schiena dritta”. Vacanze estive: “Vi auguro di fare qualche giorno di ferie. E ricordate che grazie agli ultimi provvedimenti adottati, abbiamo rifinanziato il progetto Spiagge sicure: vi troverete gli agenti della Polizia locale contro quella rottura di palle dei vucumprà che tolgono lavoro agli italiani”.