Annuncio della Farnesina: il fotoreporter Micalizzi in Italia, atterrato nella serata di domenica

Il fotoreporter monzese Gabriele Micalizzi ferito in Siria è tornato in Italia: lo ha annunciato la Farnesina domenica. Il collettivo Cesuralab ha rassicurato sulle sue condizioni.
Monza Gabriele Micalizzi in una foto postata da Cesuralab
Monza Gabriele Micalizzi in una foto postata da Cesuralab

“Giungerà nelle prossime ore a Milano Gabriele Micalizzi, il reporter italiano ferito in territorio siriano l’11 febbraio scorso. L’operazione di rimpatrio sanitario è stata coordinata dall’Unità di Crisi della Farnesina ed è resa possibile grazie a un volo dell’@ItalianAirForce”. Lo ha annunciato intorno alle 13 di domenica 17 febbraio un tweet del ministero degli Esteri. L’aereo è atterrato in serata a Milano, poi il trasferimento in ospedale.

Buone notizie per il fotoreporter monzese ferito lunedì nel sud-est della Siria al fronte tra Isis e forze curde. Buone notizie soprattutto perché col passare dei giorni le notizie sul suo stato di salute hanno escluso danni permanenti alla vista, come ipotizzato in un primo momento: Micalizzi, che lavora per il collettivo Cesuralab di cui è uno dei soci fondatori insieme ad altri studenti dell’Isa di Monza, era stato colpito al volto dalle schegge di una granata. Soccorso era stato trasferito all’ospedale americano di Baghdad dove è stato curato per le lesioni a volto e braccia.

“Ieri abbiamo parlato nuovamente al telefono con lui e ci ha confermato di stare bene – avevano fatto sapere i colleghi di Cesuralab venerdì – di essersi alzato e di vedere da entrambi gli occhi anche se in maniera ancora offuscata. Siamo quindi felici di poter smentire le notizie circolate sulla perdita dell’occhio sinistro ma dispiaciuti che, come in precedenti occasioni, alcuni organi di stampa abbiano fatto circolare notizie senza operare un doveroso fact checking. Gabriele, la famiglia Micalizzi e Cesura tengono a ringraziare tutte le persone che hanno contributo al suo soccorso ed evacuazione dalla zona di pericolo in tempi rapidi. Ringraziamo l’unità di Crisi della Farnesina e la rete diplomatica italiana per essere stati immediatamente operativi, averci tenuto costantemente aggiornati e per condurre le operazioni di rimpatrio di Gabriele. Grazie inoltre a tutto il personale dell’ospedale militare Americano che l’ha preso in carico e che si sta prendendo cura di lui con grande dedizione”.

E poi: “Ringraziamo i giornalisti Fausto Biloslavo, Francesco Semprini e Gabriel Chaim per il tempestivo supporto alle operazioni di evacuazione, e l’avvocato Alessandra Ballerini per il costante e prezioso aiuto. Grazie di cuore anche a tutti coloro che ci hanno aiutato a gestire questa emergenza al meglio e che ci hanno fatto sentire la loro presenza in questi giorni”.