Andy Fluon: vi racconto la Monza del bene (e come la aiuto)

Andy Fluon ha conosciuto sulla sua pelle la Monza del bene, e la racconta al Cittadino: ma non è tutto, perché ha deciso di aiutarla. Ecco come.
Monza Ufficio comunale badanti responsabile con Andrea Fumagalli
Monza Ufficio comunale badanti responsabile con Andrea Fumagalli Fabrizio Radaelli

Tornerà presto sul palco con un concerto nella sua Monza, il 22 maggio al teatro Manzoni. Andrea Fumagalli, noto come Andy, musicista, cantante, cofondatore con Morgan dei Bluvertigo, porterà in scena “The White Dukes”, il suo omaggio a David Bowie – da sempre un suo punto di riferimento musicale – insieme a tanti ospiti ancora top secret.

Lo farà per sostenere “Il Paese ritrovato”, il primo villaggio in Italia per i malati di Alzheimer realizzato a Monza. «Sto scoprendo tante belle realtà di Monza- spiega- non nascondo che la visita al villaggio, così come ad alcune residenze per anziani con cui collaboro, è fonte di ispirazione anche per la mia arte, le mie canzoni».

Andy non vuole però parlare di musica e dei suoi dipinti caratterizzati dai colori fluo: «Ho vissuto da vicino il trauma di avere, da un giorno all’altro, un famigliare disabile – dice – è un’esperienza in cui una famiglia non sa dove sbattere la testa, ma a Monza ho trovato aiuto in due realtà che mi piacerebbe fossero più conosciute e valorizzate».

La prima tappa in questo viaggio nella città del bene è sotto i portici di piazza Carducci. Occorre individuare negli spazi degli uffici comunali lo sportello “Colf e badanti”, nato dieci anni fa e gestito dalla Cooperativa Progetto integrazione Milano. «L’ho trovato per caso navigando disperatamente sul web- spiega ancora Andy- non volevo finire in una agenzia che ti propone una badante per business. Qui ho trovato un aiuto e un sostegno anche psicologico per capire come affrontare la nuova condizione di disabilità di una persona a me molto cara». Barbara Sgariboldi che gestisce il servizio da dieci anni ha un data base di 6mila nomi e ha aiutato almeno 300 famiglie in due anni a trovare un aiuto: «Non è sempre facile – dice – ma attraverso dei colloqui con le famiglie e le persone in cerca di un lavoro cerco di trovare gli abbinamenti migliori per ricreare un equilibrio nuovo in famiglia. Una volta il comune aveva organizzato anche un corso di formazione che sarebbe bello poter riproporre».

La seconda tappa del personale tour di Andy è invece in via Arosio dove Aias ha aperto il Centro Diurno “La Ferrovia”, coordinato da Angelica Franzi, psicologa. «Un altro luogo da conoscere -spiega il musicista – perché recuperare l’autonomia e avere un motivo per alzarti dal letto e uscire di casa è fondamentale per una persona che si ritrova con una disabilità grave da un giorno all’altro».

«Abbiamo aperto a gennaio dello scorso anno -spiega Franzi- accogliamo fino a 15 persone al giorno, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 14 e il mercoledì dalle 13 alle 18. Il nostro centro nasce come servizio di formazione all’autonomia. Insegniamo a chi ha una disabilità acquisita per un evento traumatico o una malattia a recuperare le capacità che permettono di prendersi cura di sé, cucinare, gestire una casa». Strutturato come una casa con cucina e sala per le attività al centro ognuno trova un interesse da scoprire o riscoprire: dalla musica agli scacchi, dalla pittura alla cucina. «Ci servono volontari – è l’appello della coordinatrice – per organizzare più visite in città».