Allarme miele in Lombardia, crolla la produzione per il clima: in Brianza giù del 75%

Crolla la produzione di miele in tutta la Lombardia, anche in Brianza in un anno i chili per alveare sono scesi del 75%. La causa? Il clima. La Regione chiede sostegno per il settore.
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«Gli eventi atmosferici degli ultimi mesi hanno messo in ginocchio l’apicoltura lombarda e italiana. Siamo in emergenza. Il miele lombardo è sotto attacco a causa della concorrenza sleale sul mercato del miele sintetico che proviene dall’estero. Non possiamo permettere ulteriori penalizzazioni per i nostri produttori». A dirlo è l’assessore all’agricoltura della Regione Lombardia, Fabio Rolfi, che ha chiesto e ottenuto dalla commissione politiche agricole della conferenza Stato-Regioni una deroga legislativa per compensare i danni subiti dal settore.

E sono danni importanti: la produzione in Lombardia è crollata del 75%. «Le polizze per l’apicoltura sono previste dal Piano nazionale – ha ricordato Rolfi – purtroppo però non c’è alcuna compagnia assicurativa che proponga prodotti dedicati. Per questa ragione, con questo documento, chiediamo al Ministero, che ha già dimostrato sensibilità su questo tema, di concedere la deroga».

Secondo l’assessore gli eventi atmosferici degli ultimi mesi hanno «messo in ginocchio l’apicoltura lombarda, siamo in emergenza». Nel 2019 il miele millefiori e quello di acacia si è almeno dimezzato passando in pianura dai 10 chilogrammi per alveare a una quantità che oscilla tra zero e 5 chili per alveare, mentre in collina e in montagna la produzione si è azzerata. “Per il miele di acacia questa è una delle peggiori annate, con una produzione inferiore del 75% rispetto alla media” si legge in una nota della Regione.

Provincia per provincia, un bollettino di guerra: a Pavia 2-7 kg/alveare in pianura e 0 in collina; a Cremona e Lodi 5-7 kg/alveare con rare “punte” massime di 10 kg/alveare; a Bergamo, 5 kg/alveare in pianura e produzione azzerata in collina; a Brescia, 5-7 kg/alveare con rare “punte” massime di 10 kg/alveare in pianura, produzione azzerata in collina; a Como e a Varese, 0-3 kg/alveare; Monza Brianza, 0-5 kg/alveare; a Milano, 3-7 kg/alveare con rare “punte” massime di 10 kg/alveare; a Mantova, 3-5 kg/alveare in pianura, 2-4 kg/alveare in collina; a Lecco e Sondrio, nessuna produzione.

Un anno fa, un quadro differente, come raccontano i dati dell’Osservatorio Nazionale Miele: le produzioni erano state di 10-15 kg/alveare nella pianura Pavese e Bergamasca e di 15-20 kg/alveare in Brianza, nel fondovalle della Valtellina, nelle basse colline bresciane e bergamasche, nella provincia di Varese e nell’Alto Milanese.