Albiate aumenta l’Irpef, è scontro in consiglio: «200mila euro per tenere in piedi il bilancio»

Aumento Irpef nel Comune di Albiate dallo 0,6 allo 0,8%: sindaco e assessore motivano la scelta, la minoranza in consiglio va all’attacco.
ALBIATE: MUNICIPIO; VILLA CAMPELLO
ALBIATE: MUNICIPIO; VILLA CAMPELLO Elisabetta Pioltelli

Aumento Irpef nel Comune di Albiate. L’opposizione di “Uniti per Albiate” non ci sta. “È bene far presente agli albiatesi che nel bilancio 2021 è previsto l’aumento della pressione fiscale: denunciamo l’aumento traversale per tutti i contribuenti dallo 0,6 allo 0,8 per cento dell’Irpef, aggravato dal fatto che non si prevedono sgravi tributari e/o l’inserimento di una soglia di reddito esente ai fini dell’addizionale e neanche una riduzione dal tassa rifiuti per le famiglie numerose”.
La minoranza parla di opere stralciate e progetti che non trovano riscontro sostenendo che “il Dup (approvato in consiglio comunale a maggioranza, ndg) dimostra chiaramente quanto da promesso si sia quasi completamente smentito nei fatti o meglio nel non fare”.

L’assessore al bilancio, Gabriel Usai, spiega le ragioni: “La decisione di aumentare l’addizionale Irpef dallo 0,6 allo 0,8 per cento non è stata una scelta presa a cuor leggero, non è stata di facile attuazione. Per tenere in piedi il bilancio in questa situazione e, visti i pregressi, siamo stati costretti a prendere questa decisione e ciò significa avere circa 200mila euro in più nella parte corrente da utilizzare per la gestione ordinaria” afferma.

E aggiunge: “Un aumento difficile da attuare, ribadisco, anche in virtù del nostro programma e non si vorrebbe mai mettere le mani nelle tasche dei cittadini, ma nulla vieta, sperando che qualcosa cambi nel corso del tempo, di poter diminuire l’Irpef nei prossimi esercizi”.

Il sindaco Giulio Redaelli, sottolinea che “si è veramente riflettuto diverse volta sulla scelta, purtroppo alcune contingenze non ci hanno permesso di andare oltre” precisando che “il programma elettorale è stato stilato anni fa e sono cambiate diverse cose” e che “probabilmente alcuni Comuni non hanno un indebitamento derivante dai mutui, come il nostro”.