Agrate Brianza, riaperto dopo sei mesi il bar ristorante l’Oasi del Moro: nuovo gestore e divieto assoluto alle slot machine

La struttura è stata affidata alla azienda Ristoservice di Arcore che ha eseguito alcuni lavori di manutenzione della struttura e ha cambiato anche il nome al locale passando dal Ristoro del Moro all’Oasi del Moro.
Agrate Oasi del Moro bar ristorante
Agrate Oasi del Moro bar ristorante Michele Boni

Ha aperto ufficialmente da lunedì 26 aprile, ad Agrate Brianza, l’Oasi del Moro ossia il bar-ristorante all’interno del parco Aldo Moro gestito dalla Ristoservice. Non è solo un esercizio commerciale, ma una struttura di proprietà comunale rimasta chiusa per circa sei mesi dopo l’interruzione col precedente gestore, la gara d’appalto per trovare un nuovo operatore privato, e, non ultimo, il passaggio della Regione Lombardia in fascia gialla che ha permesso a bar e ristoranti di servire pietanze e bevande all’aperto.

Oltre a questi tre fattori ce n’è un quarto, ovvero il contratto tra l’amministrazione comunale e il precedente gestore che era stato rescisso con scadenza a fine ottobre 2020 perché il Comune aveva rilevato delle inadempienze da parte dell’operatore, che non avrebbe saldato alcune bollette e le rate dell’affitto da versare nelle casse del municipio per circa 190mila euro.

In parallelo era partito il bando per trovare un nuovo gestore per riaprire il locale verso dicembre. Una volta espletata la gara, l’incarico era stato assegnato provvisoriamente a una azienda di Muggiò, la quale, dopo una serie di controlli di routine, era emerso che non aveva tutti i requisiti richiesti. A tal punto l’incarico è stato dato al secondo classificato ossia la Ristoservice di Arcore che ha eseguito alcuni lavori di manutenzione della struttura e ha cambiato anche il nome al locale passando dal Ristoro del Moro all’Oasi del Moro. Nel contratto pluriennale che il privato ha firmato con il Comune tra le condizioni base c’è il divieto assoluto di posizionare le slot-machine all’interno del bar-ristorante per cercare di limitare il più possibile il fenomeno della ludopatia.