Agrate Brianza inaugura la nuova scuola dell’infanzia ecosostenibile e innovativa – FOTO

FOTO - Agrate Brianza ha inaugurato la nuova scuola dell’infanzia di via Don Gnocchi realizzata grazie all’ingente contributo di Cina Mercato. Innovativa ed ecosostenibile, confortevole e colorata apre agli studenti dal 5 settembre.
Agrate Brianza, inaugurazione scuola dell'infanzia
Agrate Brianza, inaugurazione scuola dell’infanzia Michele Boni

Innovativa ed ecosostenibile, confortevole e colorata. Tanta attesa e tante aspettative e alla fine è arrivato il giorno dell’inaugurazione della nuova scuola dell’infanzia di Agrate Brianza: domenica mattina l’amministrazione comunale insieme ad altre istituzioni ha tagliato il nastro per entrare nel nuovo plesso di via Don Gnocchi.


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«Questa scuola è bella, forse troppo bella e dovrà durare almeno 100 anni – ha affermato il sindaco Ezio Colombo – Con questo edificio pensiamo al futuro e pensiamo ai nostri bambini. Abbiamo saputo cogliere un’occasione e salire sul treno giusto. Lo scorso 29 giugno abbiamo chiuso l’anno scolastico all’asilo di via Garibaldi che non poteva più essere utilizzato a pieno. Rivendichiamo con forza questa scelta, come quella di riqualificare la piazza centrale del paese, che vorremmo vedere utilizzata sempre dai bimbi».

L’occasione per l’amministrazione agratese si è chiamata Cina Mercato che ha realizzato un centro commerciale all’ingrosso sulla sp121 e oltre a copiosi oneri di urbanizzazione e interessi, hanno messo sul piatto poco meno di 5 milioni di euro per realizzare la nuova scuola a cui il Comune ha aggiunto un altro milione di euro. A complimentarsi per questo progetto, giunto al suo completamento, è stato anche Jaroslav Zedník sindaco di Ceska Trebova, città della Repubblica Ceca gemellata con Agrate ormai da tanti anni e all’inizio della cerimonia di inaugurazione la banda locale ha suonato, oltre all’inno di Mameli, anche l’inno ceco.

«È sicuramente un bellissimo progetto che racconterò anche alla mia città» ha affermato Zednik.
«Non vedevamo l’ora di entrare in questa nuova scuola realizzata in tempi brevissimi – ha aggiunto il dirigente scolastico Antonino Pulvirenti – Grazie all’amministrazione che ci regala questi spazi anche perché ritengo che siano adeguati per i bimbi che a questa età mostrano tutto il loro candore e la loro spontaneità».
Anche il vicepresidente della Provincia di Monza e Brianza Concettina Monguzzi ha voluto sottolineare come «una scelta come questa di costruire una scuola vuol dire avere uno sguardo al futuro».

«Questo progetto è il risultato della forza di integrare le diverse capacità da parte dei brianzoli per costruire una cosa simile – ha detto Claudio Merletti dell’ufficio scolastico provinciale -. Una grande struttura dove serviranno ulteriori bidelli per tenere tutto pulito e in ordine».

L’edificio è stato anche benedetto dal parroco don Mauro Radici e i piccoli studenti, che hanno presenziato all’inaugurazione hanno salutato questo momento intonando “L’amico è” di Dario Baldan Bembo. Molti genitori, cittadini e persone comuni hanno voluto visitare i locali della nuova scuola di via Don Gnocchi, che è rimasta aperta anche nel pomeriggio con delle letture animate per i più piccoli, in vista dell’inizio dell’anno scolastico fissato per mercoledì 5 settembre.

La nuova scuola sorge su un’area di 8.500 metri quadrati; la superficie coperta è di 3.160 metri quadrati. Capienza massima di nove sezioni, pari a 270 bambini. Un giardino di 6mila metri quadrati è a disposizione dei bambini: all’interno prato e alberi, e anche ampie aree gioco con pavimentazione antitrauma e spazi coperti per attività didattiche. Nell’edificio sono installati impianti di ricambio aria, riscaldamento a pavimento, raffrescamento passivo, pareti ventilate. Sotto il profilo dell’efficienza energetica: pozzi geotermici, impianti fotovoltaici, luci che si attenuano automaticamente, involucro e serramenti performanti. Innovativo il ricorso a pareti al biossido di titanio (che tramite la fotocatalisi assorbono anidride carbonica e immettono nell’aria ossigeno per un equivalente di 600 piante) e al tetto verde (che assorbe le polveri e l’85 percento delle onde elettromagnetiche). La struttura è all’insegna della piena sostenibilità: prefabbricata in legno certificato, con pavimentazione industriale in rovere, materiale resistentissimo, di grande stabilità.