Agenzia Entrate e evasione: 8 Italie Voce “industriale”, la Brianza in alto

Otto Italie, una diversa dall’altra per indice di rischio di evasione fiscale, per indicatori sulla criminalità, ma anche per tenore di vita, densità di popolazione, presenza industriale, servizi dei trasporti. Monza e Brianza nelle prime posizioni nella categoria «Industriale».
Brianza e industria, binomio inscindibile nel bene e nel male.
Brianza e industria, binomio inscindibile nel bene e nel male.

Otto Italie, una diversa dall’altra per indice di rischiosità fiscale, per indicatori sulla criminalità, ma anche per tenore di vita, densità di popolazione, presenza industriale, servizi dei trasporti.

L’Italia viene così suddivisa da uno studio dell’Agenzia delle Entrate presentato in Parlamento nel quale ad ogni singola tipologia di «provincia» viene attribuito un nome di fantasia: Rischio totale; Metropolis; Niente da dichiarare?; Rischiose abitudini; Non siamo angeli, Gli Equilibristi; L’Industriale; Stanno tutti bene.

Eccole in una tabella nella quale i diversi gruppi di provincia sono ordinati per pericolosità fiscale, calcolata su una scala da 1 a 5. Tra parentesi, oltre al numero dei residenti, vengono indicati solo altri due parametri: il valore della pericolosità sociale e del tenore di vita – sempre su una scala da 1 a 5 – calcolato dall’Agenzia delle Entrate in base a specifici indicatori statistici.

-RISCHIO TOTALE: (11,2 mln di residenti – pericolosità fiscale 5, pericolosità sociale 5, tenore di vita 1) Agrigento, Brindisi, Caltanissetta, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Foggia, Frosinone, Lecce, Napoli, Ragusa, Reggio, Calabria, Salerno, Trapani, Vibo Valentia, Barletta-Andria-Trani;

– METROPOLIS: (7,1 mln di residenti – pericolosità fiscale 4, pericolosità sociale 4 , tenore di vita 5 ) Roma, Milano;

– NIENTE DA DICHIARARE?: (2,3 mln di residenti – pericolosità fiscale 4, pericolosità sociale 2 , tenore di vita 1 ) Avellino, Benevento, Campobasso, Enna, Isernia, Matera, Nuoro, Oristano, Potenza, Rieti, Ogliastra;

– RISCHIOSE ABITUDINI: (4,0 mln di residenti – pericolosità fiscale 3, pericolosità sociale 4, tenore di vita 3) Grosseto, Imperia, La Spezia, Latina, Livorno, Lucca, Massa-Carrara, Pescara, Pisa, Pistoia, Prato, Rimini, Savona;

– NON SIAMO ANGELI: (6,5 mln di residenti – pericolosità fiscale 3, pericolosità sociale 3, tenore di vita 2) Bari, Cagliari, Catania, Messina, Palermo, Sassari, Siracusa, Taranto, Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Olbia-Tempio;

– GLI EQUILIBRISTI: (5,3 mln di residenti – pericolosità fiscale 3, pericolosità sociale 2, tenore di vita 3) Arezzo, Ascoli Piceno, Asti, Chieti, Ferrara, L’Aquila, Macerata, Novara, Perugia, Pesaro e Urbino, Teramo, Terni, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Viterbo, Fermo;

– INDUSTRIALE: (14,3 mln di residenti – pericolosità fiscale 1, pericolosità sociale 3, tenore di vita 4) Ancona, Bergamo, Bologna, Brescia, Firenze, Genova, Padova, Torino, Treviso, Trieste, Varese, Venezia, Verona, Vicenza, Monza e della Brianza;

– STANNO TUTTI BENE: (9,0 mln di residenti – pericolosità fiscale 1, pericolosità sociale 1, tenore di vita 4) Aosta, Belluno, Biella, Bolzano, Como, Cremona, Cuneo, Forlì-Cesena, Gorizia, Lecco, Lodi, Mantova, Modena, Parma, Pavia, Piacenza, Pordenone, Ravenna, Reggio Emilia, Rovigo, Siena, Sondrio, Trento, Udine.