Afghanistan: il Terzo settore di Monza e Brianza si mobilita per l’accoglienza

Il Centro di servizio per il volontariato e il Forum del Terzo Settore Monza e Brianza scriverà alla Prefettura per esprimere formalmente l’impegno a collaborare in qualsiasi azione inerente la gestione dei profughi in arrivo dall’Afghanistan. Le altre iniziative sul territorio.
kabul - Afghanistan
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Monza e la Brianza si stanno mobilitando per affrontare la crisi umanitaria afghana che sta spingendo migliaia di persone a lasciare il paese oramai nelle mani dei talebani. Il Centro di servizio per il volontariato e il Forum del Terzo Settore Monza e Brianza manderanno a breve alla Prefettura un documento ufficiale per esprimere formalmente il loro impegno a collaborare in qualsiasi azione inerente la gestione dei profughi in arrivo sul territorio.

“Abbiamo già dato la nostra disponibilità al Prefetto per affrontare questa situazione -sottolinea il portavoce del Forum provinciale del Terzo Settore Roberto D’Alessio – ed ora ci apprestiamo a farlo in via ufficiale, forti anche della nostra esperienza passata nell’accoglienza dei rifugiati. Siamo disponibili a progettare soluzioni ad hoc in collaborazione con i comuni, all’allestimento di centri, a tutto ciò che serve per aiutare nel miglior modo possibile le persone che dovessero arrivare in Brianza”.

D’Alessio spiega di aver ricevuto telefonate di singoli cittadini e famiglie disponibili a dare una mano per l’ospitalità e ad aiutare in modo concreto gli afghani.

“Siamo in contatto anche con diverse associazioni – riprende D’Alessio – con la Caritas in primis, ma nello stesso tempo attendiamo tutti delle direttive precise dagli organismi nazionali. Comunque, posso dire che anche in questa circostanza il mondo del volontariato si sta mobilitando con grande generosità e sensibilità”.

Nei giorni scorsi la Caritas Ambrosiana ha fatto sapere di essere già al lavoro per l’accoglienza. “Al momento stiamo dando priorità alle famiglie che stanno arrivando con i primi ponti aerei, ma successivamente servirà occuparsi della questione in un modo coerente e continuativo – si legge in una nota ufficiale – Abbiamo portato beni di prima necessità ai primi 34 profughi arrivati grazie alla Fondazione Veronesi, i nostri operatori e le parrocchie inoltre stanno verificando la disponibilità dei posti nelle strutture di accoglienza per profughi, gestiti da Caritas in convenzione con le prefetture. Caritas Ambrosiana offrirà la disponibilità dei posti e il lavoro di accoglienza e inserimento dei profughi, ma le istituzioni locali e nazionali dovranno farsi carico di queste persone, senza dimenticarsene quando i media smetteranno di trattare la questione”.

In campo anche i Rotary. I Governatori italiani hanno inviato una lettera al Presidente del Consiglio per esprimere la loro piena disponibilità ad una azione di supporto al programma nazionale di accoglienza. Anpi Monza ha, invece, aderito al progetto di “Staffetta femminista Italia-Afghanistan” per sostenere le attività di Cisda, il Coordinamento Italiano Sostegno Donne Afghane Onlus e di Rawa (Associazione Rivoluzionaria delle Donne Afghane).