Aeb e A2A sono sulla difensiva: «Pronti a fare appello al Consiglio di Stato»

A2A e Aeb ricorreranno al Consiglio di Stato per dimostrare la legittimità della partnership industriale. Le due società hanno affidato la propria posizione a un comunicato congiunto.
Loredana Bracchitta, presidente di Aeb
Loredana Bracchitta, presidente di Aeb

Ricorso al Consiglio di Stato. Aeb e A2A hanno affidato la loro posizione in merito alla decisione del Tar di congelare le nozze tra le due società almeno fino all’udienza calendarizzata per il 2 dicembre, a un comunicato congiunto. Il ricorso sarà già presentato nelle prossime ore.

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Le due società «prendono atto con sorpresa delle due ordinanze depositate dal Tar di Milano che, inaspettatamente, ha provvisoriamente sospeso l’efficacia della delibera del 20 aprile 2020, con cui il Comune di Seregno aveva approvato l’operazione di aggregazione territoriale relativa ad Unareti SpA ed Aeb SpA, e ha fissato al 2 dicembre 2020 l’udienza di merito. I ricorrenti (alcune imprese del settore termotecnico, un consigliere regionale lombardo e un consigliere comunale di Seregno) avevano evidenziato presunti vizi dell’operazione chiedendo al Tribunale di sospendere l’efficacia della delibera del Comune, per prevenire la conclusione dell’operazione già approvata dalle assemblee delle società».

Le società, dunque, «ricorreranno al Consiglio di Stato per confermare la legittimità dell’operazione, convinte della coerenza normativa e dell’assoluto valore industriale della stessa. L’aggregazione permetterà, infatti, di rinforzare la competitività e la vocazione territoriale di Aeb, garantendo una crescita sostenibile e duratura nel tempo. Il piano per valorizzare Aeb persegue obiettivi importanti con investimenti previsti superiori a 300 milioni di euro in 5 anni, di cui oltre 190 milioni di euro nei territori dei Comuni soci. Sono previsti, inoltre, concreti e significativi benefici industriali: rafforzamento della capacità competitiva di Aeb, migliore accesso al credito e rinforzata capacità di investimento, sinergie commerciali e operative, sharing di piattaforme e know-how per nuovi servizi innovativi. La nuova Aeb post aggregazione potrà contare, grazie agli apporti di A2A, su un Ebitda di oltre 50 milioni di euro, raggiungendo una dimensione di primo piano nel panorama nazionale».