Aveva combattuto per difendere il posto di lavoro e si era reinventato ristoratore per garantire un futuro alla propria famiglia quando era rimasto senza occupazione, ma in questi giorni ha perso la battaglia più importante. Si è spento lunedì, a 65 anni, Carmine Granato ex dipendente K-Flex e gestore del ristorante pizzeria Spaccanapoli di Colnago, frazione di Cornate d’Adda. Granato era stato uno dei protagonisti più attivi tra i 187 “esuberi K-flex” che 4 anni fa in questi giorni davano vita alla mobilitazione per difendere il posto di lavoro contro i tagli effettuati dalla multinazionale a Roncello.
Una vicenda che era balzata agli onori della cronaca finendo anche in Parlamento, ma che si era conclusa con il licenziamento dei lavoratori.
«Era una persona solare, semplice e dotata di un grande senso di solidarietà ed era riuscito ad essere un punto di riferimento per i suoi colleghi – spiega Matteo Moretti, il sindacalista che aveva seguito i lavoratori K-Flex – Lo ricordiamo come un grande compagno di lotta ma soprattutto come amico. Se ne è andato fisicamente ma sicuramente rimarrà nei nostri cuori».
Proprio in ricordo dei suoi colleghi aveva voluto inserire la cifra 187, il numero dei dipendenti licenziati dall’azienda, nel logo del ristorante e alla serata inaugurale erano stati invitati tutti i vecchi colleghi. Lo spirito di solidarietà l’aveva ulteriormente dimostrato la scorsa primavera, durante il primo lockdown, consegnando 100 pizze al personale dell’Ospedale Mandic di Merate.
I funerali sono in programma giovedì 24 dicembre, alle 10.30, nella chiesa di Colnago.