Ad Arcore basta togliersi le scarpe per il percorso sensoriale che fa stare bene (soprattutto i bambini)

Ad ingresso gratuito, è stato inaugurato da La Serra Social Green (via Trento e Trieste), realtà legata al mondo del volontariato che offre percorsi educativi e inserimento lavorativo a soggetti fragili. Basta togliere le scarpe e poi camminare lungo un tragitto fatto di sei superfici diverse.
Il percorso sensoriale di Arcore
Il percorso sensoriale di Arcore Valeria Pinoia

Un sentiero per sentirsi. Si chiama così il piccolo percorso sensoriale inaugurato di recente da La Serra Social Green (via Trento e Trieste) ad Arcore, realtà legata al mondo del volontariato che offre percorsi educativi e inserimento lavorativo a soggetti fragili.

Nell’ottica di allacciare ancora più stretto il legame con la comunità che ospita questa storica realtà della Piramide Lavoro, il percorso sensoriale è aperto gratuitamente a tutti, negli orari di attività della Serra, indicato soprattutto per i bambini. Basta presentarsi, togliere le scarpe e poi camminare lungo un tragitto fatto di sei superfici diverse, dalla paglia alla pomice, dal lapillo all’erba. L’angolo variopinto e suggestivo è pensato per colpire tutti e cinque i sensi: sentire il suono degli scacciapensieri costruiti con le conchiglie degli utenti e i sassi di mare forati, annusare le erbe aromatiche, osservare pesci e fior di loto nel laghetto delle ninfee e, quando l’emergenza sanitaria darà tregua definitiva, gustare i piccoli frutti coltivati, come i pomodorini maturi.

Meraviglia per i bambini sarà l’hotel degli insetti, una costruzione di legno riempita di terra nella quale la sera si ritirano gli insetti che popolano l’angolo bucolico.

«Tutto è nato per caso -dice la responsabile Francesca Pagani- grazie al nostro volontario Gianni che poi ha fatto il grosso del lavoro. Stava rinnovando il prato e si è lasciato dietro una scia di terra. Da lì, l’idea di un percorso che poi, piano piano, ha preso forma, soprattutto per mano dei nostri volontari ma anche grazie a un paio di privati che ci hanno donato del legno». Quello dell’hotel degli insetti, invece, è di recupero, viene da una vecchia struttura che giaceva in disuso nel magazzino della Serra.

Il progetto, appena realizzato, ha già riscosso un certo interesse. Una scuola di inglese del territorio ha chiesto di poter fare una visita ieri, durante la chiusura, in modo che la responsabile potesse accompagnare il gruppetto in una visita guidata, tutto nel rispetto della normativa anti-contagio. Singoli bambini hanno già sperimentato il percorso,«soprattutto quelli che ci portano i sassi colorati» racconta Pagani parlando di una bella iniziativa che la Serra propone per i piccoli: «I nostri utenti colorano sassi che poi nascondiamo in giro per Arcore e i bimbi che li trovano e ce li riportano ricevono una sorpresina, una girandola, un fiore».

La Serra si occupa anche di tirocini e di laboratori per gli utenti disabili del centro La Vite oltre che di vendere piante, fiori e composizioni a scopi sociali, in parte anche coltivati sul posto. Lo fa con un’operatrice e 28 volontari. Numerose le collaborazioni con altre realtà del territorio, compresa l’amministrazione comunale per cui lo scorso Natale ha contribuito a realizzare incantevoli ghirlande poi donate dal Comune ai commercianti locali per addobbare le vetrine.