Accadde oggi sul Cittadino: 8 luglio 1971, riflettori sulle risorse scarse per la giustizia monzese

Se ne parla oggi, se ne parlava cinquant’anni fa: il 8 luglio 1971 sulla prima pagina del Cittadino “l’insostenibile situazione della Pretura”.
Dalla prima pagina del Cittadino del 1971
Dalla prima pagina del Cittadino del 1971

Una città, Monza, che ha vissuto sempre più un’espansione. Fino ad arrivare a essere capoluogo di provincia. Cinquant’anni fa, ad esempio, si interrogava sul problema della magistratura cittadina, che diventava sempre più importante ma che non veniva sufficientemente alimentata dallo Stato con risorse e personale adeguato.

Un segno di quanto il prestigio e l’importanza di Monza stessero crescendo e anche di quanto tutta la cittadinanza fosse molto attenta a questioni così importanti.

Ecco cosa scriveva il Cittadino dell’8 luglio 1971, in prima pagina, nell’articolo intitolato: “Ormai insostenibile la situazione della Pretura di Monza, che in Italia è quinta per importanza”.

E sottolinea come in quel momento ci fossero solo 8 magistrati per amministrare la giustizia in un distretto che contava 600mila abitanti.

«In sostanza, l’organico è rimasto pressoché inalterato, rispetto a qualche decennio fa, quando il monzese era ancora una zona prevalentemente agricola e quindi non soggetta al massiccio flusso immigratorio dovuto all’alto processo di industrializzazione e all’espandersi dei commerci. Anche a non andare troppo a ritroso nel temo, significativo appare il riferimento al 1951, prima ancora cioè del famoso “boom” italiano: allora la nostra pretura poteva contare su 5 magistrati, per una popolazione ancora limitata a 250 mila abitanti. Oggi che gli abitanti sono triplicati, la giustizia non può contare su un raddoppio dei magistrati».