Accadde oggi sul Cittadino: 10 luglio 1941, il parco di Monza messo a coltura

Per far fronte all’impoverimento in tempo di guerra, era stato messo a coltura tutto il Parco di Monza, con spighe di grano che contornavano la Villa Reale. Lo raccontava il Cittadino del 10 luglio 1914.
Dalla pagina di cronaca del Cittadino del 10 luglio 1941
Dalla pagina di cronaca del Cittadino del 10 luglio 1941

Ormai sembra strano immaginare come fossero le città e le campagne in tempo di guerra. Sfogliando le pagine del Cittadino, però, si scopre qualcosa di interessante e curioso.

Esattamente ottant’anni fa, mentre in Europa imperversava la Seconda guerra mondiale, la conformazione della città era molto diversa da com’è oggi.

Infatti, per far fronte all’impoverimento che si era creato, era stato messo a coltura tutto il Parco di Monza, con spighe di grano che contornavano la Villa Reale.

Ecco cosa si scriveva sul Cittadino di esattamente ottant’anni fa in un articolo intitolato: “Totale utilizzazione del territorio del parco”

«Oggi, che la stagione estiva è venuta e i lavori della campagna procedono intensi, pur con quel tranquillo ritmo al quale si uniformano e si armonizzano tutte le cose della natura, basta uscire di pochi passi fuori dalla città per notare nei campi un’animazione vivace e metodica, il fervore tradizionale della trebbiatrice e di tutte quelle attività che ad essa si riconnettono; attività che, oggi, in tempo di guerra, acquistano un’importanza morale e materiale elevatissima. Perciò la campagna acquista all’occhio profano del cittadino su aspetto casalingo e festoso di massaia al lavoro; e c’è in essa, come del resto in tutta la natura, quando è benigna e ubbidisce docile al volere dell’uomo, qualcosa di materno, un senso previdente delle innumerevoli vite che le si affidano fiduciose».