A Verano il sindaco Chiolo scrive al generale Figliuolo: «Riapra il nostro centro vaccinale»

Il sindaco di Verano Massimiliano Chiolo ha scritto al generale Francesco Paolo Figliuolo chiedendo di riaprire il centro vaccinale del paese.
Il centro vaccinale di Verano in funzione
Il centro vaccinale di Verano in funzione

Il sindaco di Verano Brianza ha scritto al generale Francesco Paolo Figliuolo: “Chiedo il suo autorevole intervento per far riaprire il centro vaccinale di Verano Brianza, 9.200 abitanti, 698 over80, in provincia di Monza e Brianza, Lombardia”. Nella missiva inviata lunedì 5 aprile, dopo aver riepilogato caratteristiche e punti di forza del centro inaugurato l’8 marzo al palazzetto dello sport, e gestito dal Policlinico di Monza, ha spiegato che “ora il centro è stato chiuso durante le feste pasquali per mancanza di invio di persone dall’Ats Brianza, pur essendo perfettamente in grado di vaccinare, avendo centinaia di dosi AstraZeneca disponibili nei frigoriferi del Policlinico”.

Poi riepiloga le ultime novità. “Apprendo che questo centro sarà chiuso in vista dell’apertura dei grandi centri vaccinali di Carate Brianza e Besana Brianza, previsti dalla programmazione regionale. Ben vengano, ma chiedo di poter mantenere e potenziare questo servizio di prossimità, soprattutto per facilitare le persone anziane e fragili ed evitare difficili spostamenti in altri centri, come accade attualmente agli over80 di Verano Brianza, che sono stati inviati al centro del parco di Monza, a diversi chilometri di distanza dalla propria abitazione”. Ribadisce anche alcuni aspetti già esplicitati venerdì 2 aprile nella lettera – che ha allegato anche al generale Figliuolo – indirizzata a Guido Bertolaso, coordinatore della campagna vaccinale anti-Covid di Regione Lombardia, e all’assessore al Welfare regionale Letizia Moratti. In particolare, il comune di Verano Brianza, “come tanti altri, garantisce la gratuità della sede e la sua continua sanificazione ed è stato orgoglioso di aver vaccinato finora persone provenienti da tutta la provincia di Monza e da altre contermini, rammaricandosi invece qualora non potesse continuare a servire nel modo migliore i propri concittadini di tutte le età e tutti coloro che l’organizzazione centralizzata riterrà di inviare”.