A Vedano la festa della Fondazione As.Fra. con il murales che si ispira a Calvino

A Vedano al Lambro è stato inaugurato il nuovo murales realizzato dagli ospiti del centro diurno della Fondazione As.Fra. Coloratissimo e ispirato alle Città invisibili di Calvino. È stata una grande festa e l’occasione per fare il punto su tutte le attività.
Vedano al Lambro murales centro diurno psichiatrico
Vedano al Lambro murales centro diurno psichiatrico

È coloratissimo e si ispira al tappeto di Eudossia, una delle città invisibili di Italo Calvino, che permette di individuare l’ordine nell’apparente disordine di strade, vicoli ed edifici. È il murales realizzato dagli ospiti del centro diurno della Fondazione As.Fra. di Vedano al Lambro nel loro percorso di arterapia: venerdì, alla sua inagurazione, sono intervenuti in tanti, dal sindaco Renato Meregalli al parroco don Eugenio Dalla Libera.

Il taglio del nastro è stato accompagnato da un assaggio di “Perchè no”, l’allestimento che la compagnia teatrale Portamivia composta da pazienti e operatori proporrà in autunno, nell’ambito della rassegna “Far rumore” di Trezzo sull’Adda.


La festa è uno degli appuntamenti con cui As.Fra. festeggerà i 60 anni di presenza a Vedano: la Fondazione accoglie 80 ospiti fissi con problematiche psichiatriche, suddivisi nelle due comunità protette ad alta intensità di Casa San Paolo e nelle due riabilitative di Casa Iris a cui si aggiungono le 20 persone del centro diurno.
In via della Misericordia i malati seguono progetti che puntano al recupero della loro autonomia in cui hanno una notevole importanza i laboratori: c’è chi coltiva l’orto e si dedica alla cura delle serre estive e invernali e chi, invece, alimenta la propria creatività recitando o realizzando oggetti in ceramica. Tutti amano il contatto con gli animali, tra cui asini e cani, tanto che As.Fra. è stata scelta come sede per i corsi di formazione degli operatori da una scuola di pet therapy.

A settembre sarà inaugurata un’aula di informatica mentre da tempo funziona il laboratorio in cui i degenti assemblano diversi componenti meccanici ed elettronici e confezionano prodotti per note aziende del territorio: «Garantiamo – spiega il presidente della Fondazione Alessandro Pirola – una qualità elevata benché ognuno lavori con i ritmi che può sopportare. Stiamo cercando nuovi clienti: i nostri prezzi sono ottimi in quanto non operiamo per lucro. Cerchiamo lavoro, non compassione».