A Seregno polemiche sulla colonia felina al Ceredo

Il Comune di Seregno diffida chi alimenta le colonie feline perché causerebbero problemi igienici, replica di un cittadino che si prende cura di quattro gatte al Ceredo:«Lo faccio da 8 anni, il problema della presenza dei topi è legato alle discariche abusive».
L'area dove vivono le colonie feline
L’area dove vivono le colonie feline Paolo Colzani

Le colonie feline considerate causa indiretta di una proliferazione di topi in zona Ceredo a Seregno tornano, forse loro malgrado, sotto la luce dei riflettori. A riportarcele sono state le polemiche, sviluppatesi sui social network, a seguito della decisione dell’amministrazione comunale di diffidare i residenti dal provvedere al loro sostentamento. Tra chi ha preso posizione c’è Andrea Vidotto, che segue personalmente le quattro gatte. «La mia famiglia ed io -ha scritto Vidotto- ci occupiamo di loro da 8 anni ed abbiamo provveduto alla posa di due cucce per dare un riparo durante la notte, nel tratto di terreno dietro i box di pertinenza del condominio dove abitiamo».

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«Abbiamo bonificato questa piccola area – prosegue – liberandola da numerosi rifiuti sotterrati da anni, ma ciononostante la gente si ostina ad abbandonare qualunque cosa nel campo. Diamo personalmente cibo e cure veterinarie alle quattro gatte, che sono state sterilizzate proprio per evitare la formazione di colonie. Il cibo umido è somministrato in maniera ordinata e rimosso dopo ogni pasto. Tutto avviene a nostre spese, senza mai chiedere nulla all’amministrazione comunale. Non diffidateci dal nutrire i gatti, perché è un loro diritto. L’eventuale presenza di topi non è da imputare ai gatti, ma alla negligenza ed allo scarso senso civico dei cittadini».

La replica del sindaco Alberto Rossi non si è fatta attendere: «Non posso che incoraggiare quanti, con modalità corrette, si occupano dei gatti che vivono liberi sul territorio, provvedendo alla loro alimentazione e contribuendo al contenimento della popolazione felina previsto dalla nostra normativa, ma è assolutamente necessario che chi non segue le regole si adegui ad una corretta operatività. A tal proposito, a coloro che vogliono impegnarsi, suggerisco di contattare una delle associazioni animaliste del territorio, al fine di acquisire la professionalità necessaria a svolgere questa attività di volontariato ambientale, in modo consono al decoro urbano oltre che a basilari regole igieniche». Per informazioni, è possibile rivolgersi a Caniemiciperamici Odv (caniemiciperamici@gmail.com), Randagi Per Caso Onlus (randagipercaso@gmail.com) e Noi per gli Animali Odv (noiperglianimali@gmail.com).