A Ornago il primo labirinto di girasoli

Si trova nel campo di Shirin delle sorelle Elmina e Carolina Brambilla, che in primavera si erano dedicate ai tulipani. L’inaugurazione ufficiale si è tenuta giovedì 1 luglio, alla presenza anche del sindaco di Ornago Daniel Siccardi, venerdì 2 luglio l’apertura.
Ornago: labirinto girasoli - foto Shirin/Marco Passoni
Ornago: labirinto girasoli – foto Shirin/Marco Passoni

Nei mesi scorsi aveva riempito gli occhi con una distesa di tulipani ed ora è pronto a stupire ancora i visitatori con il primo labirinto di girasoli della Brianza. È il campo di Shirin delle sorelle Elmina e Carolina Brambilla. L’inaugurazione ufficiale si è tenuta giovedì 1 luglio, alla presenza anche del sindaco di Ornago Daniel Siccardi mentre la prima apertura al pubblico sarà invece venerdì 2, dalle 17 alle 19.

«In tutto il labirinto occupa una superficie di 7 mila metri quadri – racconta Elmina – All’interno ci saranno diversi percorsi, alcuni portano all’uscita, altri no, un vero e proprio labirinto. I girasoli sono alti più o meno un metro e ottanta e quindi sarà bello perdersi dentro soprattutto per i bambini. Il campo rimarrà aperto per tutto luglio perché è il periodo in cui i girasoli sono nel pieno della fioritura».

Gli orari per le visite sono dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 21 e il sabato e alla domenica dalle 9.30 alle 21. Per prenotare e per avere maggiori informazioni visitare le pagine social Shirin Tulipani. Il costo per l’ingresso è di 4 euro e con il biglietto verrà anche dato un regalo a tema all’uscita.

Come successo per primavera anche nel prossimo mese si terranno alcune iniziative nel campo: «Il calendario non è stato ancora stabilito – prosegue Elmina -. Sicuramente verrà organizzato un tour nel labirinto con dei racconti su Van Gogh. Abbiamo inoltre posizionato nel campo alcune arnie e a rotazione verranno degli apicoltori con un’arnia didattica per spiegare come funziona la produzione del miele».

Come per i mesi scorsi anche per le prossime settimane l’invito è quello di recarsi al campo a piedi o in bici seguendo i percorsi campestri presenti.