A Monza una delle prime Google school: medie e liceo sempre più digitali

Un nuovo modo di fare didattica è Google suite for education. Questa la piattaforma innovativa “Google Classroom” lanciata dal colosso di Mountain View che il liceo e la scuola media del collegio Bianconi di Monza hanno adottato quest’anno, una tra le prime in Lombardia.
Monza, una Google Classroom all’Istituto Bianconi
Monza, una Google Classroom all’Istituto Bianconi Fabrizio Radaelli

Un nuovo modo di fare didattica è Google suite for education. Questa la piattaforma innovativa “Google Classroom” lanciata dal colosso di Mountain View che il liceo e la scuola media del collegio Bianconi di Monza hanno adottato quest’anno, una tra le prime in Lombardia.

Lo sbarco della didattica digitale è stato possibile grazie alla partnership con Revevol. «L’impatto tecnologico può essere davvero straordinario nel mondo della scuola: se ben attuato provoca uno sconvolgimento culturale positivo, nella continuazione della tradizione didattica».
Con queste parole Marco Riboldi , preside del collegio Bianconi, e Massimo Cappato , Ceo di Revevol Italia, hanno presentato le potenzialità della didattica digitale offerte dalla piattaforma Google Suite for Education. Una serie di prodotti digitali offerti dall’azienda statunitense con l’intento di implementare i sistemi di comunicazione integrata a vantaggio dei servizi di istruzione. C’è stata anche una serata a cui hanno preso parte genitori e studenti del liceo linguistico e della scuola secondaria di primo grado, che stanno già utilizzando i nuovi strumenti digitali.

Al liceo, in particolare, la Google Suite for Education è stata introdotta con l’intenzione di dare rilievo alla funzionalità della lavagna virtuale “Google Classroom”, applicazione di recentissimo sviluppo che migliora lo scambio di informazioni, di divulgazione del materiale didattico e delle possibilità di interazione tra studenti e docenti raggiungendo potenzialmente il rapporto one to one, con l’obiettivo di rendere sempre più funzionale e mirata l’offerta formativa scolastica.

«Questa prospettiva vuole aprire al futuro – specifica il dirigente – educare al buon uso della tecnologia a scuola serve, oggi, per formare una coscienza hi tech responsabile e ben orientata, nella prospettiva di una apertura mentale dei ragazzi verso le sfide del mondo universitario e del lavoro».

Nell’ambito della promozione della didattica digitale, ogni studente ha a disposizione un iPad abbinato alla lavagna virtuale “Google Classroom” che permette una gestione condivisa delle lezioni con i docenti, nonché un approfondimento delle competenze acquisite. Per i docenti questa modalità è una sfida, una nuova modalità di fare lezione che richiede formazione continua di cui però si stanno già vedendo i risultati. «La piattaforma permette di avere un dialogo costante con i ragazzi- conclude Andrea Villa, docente-anche oltre l’orario curriculare. Permette di sviluppare e potenziare le dinamiche di gruppo e permette anche l’interazione tra le classi. Anche questo sarà presentato nel corso dell’open day di sabato 26 novembre».