«A Monza il giorno della fiducia, ma occorre attenzione»

Il sindaco Dario Allevi ripercorre l’ultimo anno dal dramma dei Giovannini del 2020 alla fiducia di oggi. È il momento dell’ottimismo: «Ma continuerò ancora a utilizzare la mascherina».
Dario Allevi
Dario Allevi Fabrizio Radaelli

La fiducia il filo conduttore delle celebrazioni in onore di San Giovanni Battista , spiega il sindaco Dario Allevi, in un clima completamente differente rispetto a quella del 2020.

«L’anno scorso – ricorda il primo cittadino – è stata un’edizione straordinaria: eravamo tra la prima e la seconda ondata della pandemia ed era doveroso dare il giusto riconoscimento a tutti coloro che nei mesi precedenti avevano buttato il cuore oltre l’ostacolo» per curare i malati e aiutare chi ha sofferto a causa del Covid-19.

La drammaticità delle settimane vissute a Monza, come nel resto della Lombardia, tra marzo e aprile era trasudata nel filmato proiettato sul grande schermo in cui erano state montate le riprese della città deserta effettuate da un drone.

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«Ora – constata Allevi – la situazione è completamente cambiata e la gente ha voglia di ripartire come vediamo nelle strade del passeggio, dalle presenze nei pub, nei ristoranti e agli eventi culturali che abbiamo ricominciato a proporre. Per questo la festa patronale sarà caratterizzata da un messaggio di fiducia, di ottimismo e di voglia di ripartire che lanciamo raccontando le storie bellissime, fatte di generosità e di altruismo, di chi riceve il Giovannino d’oro che tanti monzesi conoscono».

La passione che ha sempre guidato i neo benemeriti è la stessa che ha contraddistinto Giorgio Fustinoni, a cui è andato il riconoscimento alla memoria, e quella che accompagna i componenti del Veliero che ritireranno il Corona Ferrea.

«Sono molto felice – commenta il sindaco – per questo premio che l’associazione merita tutto. Da oltre quindici anni lavora in modo straordinario ed è un punto di riferimento a livello nazionale: gli operatori sono davvero contagiosi in senso positivo dato che aumenta continuamente il numero di ragazzi che si avvicina a loro».

Nel giorno dedicato al compatrono Allevi rivolge un auspicio a tutti i monzesi: «Spero – afferma – che si possa lasciare alle spalle al più presto il virus: quando la città non sarà più costretta a tirare il freno a mano sono certo che ricomincerà a correre come ha fatto per secoli. Grazie al lavoro, alle imprese, alla cultura e al volontariato sapremo uscire da questo anno e mezzo tremendo in modo più veloce di altri territori perché abbiamo sempre dimostrato di essere una locomotiva: per questo mi auguro di poter vedere a settembre l’autodromo pieno di tifosi, e non deserto come nel 2020, e la Villa Reale, che alla sua riapertura ha registrato un numero straordinario di visitatori, con un peso sempre maggiore a livello internazionale».

Il sindaco rivolge anche un appello: «Speranza – precisa – non significa abbassare la guardia. Dovremo continuare a mantenere alcune misure per evitare nuovi contagi: dovremo rispettare le distanze di sicurezza, evitare gli assembramenti e rinunciare a gesti spontanei come gli abbracci. Lunedì 28 cadrà l’obbligo di portare la mascherina all’aperto ma io continuerò a indossarla ancora per un po’: stiamo andando nella direzione giusta, da alcuni giorni a Monza i nuovi contagi sono quasi azzerati grazie all’alta percentuale di persone che ha fatto la prima dose di vaccino ma è presto per cantare vittoria. Dobbiamo essere molto cauti tanto più che nei giorni scorsi anche in Lombardia sono stati rilevati alcuni casi di variante indiana del virus».