A marzo la mortalità in provincia di Monza e Brianza è aumentata del 96,5% secondo i dati Istat-Iss

I dati sono ancora quelli dell’Istat, questa volta insieme all’Istituto superiore di sanità: quante persone sono morte in Italia dall’inizio dell’anno rispetto ai quattro anni precedenti? A Monza e Brianza il 96,5% in più, cioè 1.528 decessi rispetto a una media di 868 nei quattro anni precedenti.
Monza Coronavirus
Monza Coronavirus Fabrizio Radaelli

I dati sono ancora quelli dell’Istat, questa volta insieme all’Istituto superiore di sanità: quante persone sono morte in Italia dall’inizio dell’anno rispetto ai quattro anni precedenti? Tante, troppe, soprattutto nei territori del Nord e in particolare della Lombardia. Lo racconta un rapporto pubblicato lunedì 4 febbraio dall’Istituto nazionale di statistica: spiega per esempio che l’aumento della mortalità nella provincia di Bergamo nel mese di marzo 2020 rispetto alla media registrata dal 2015 è del 567,8% in più. Ed è il dato più eclatante, ma atteso.

A Monza e Brianza? Una crescita del 96,5% in tutto il territorio provinciale, cioè 1.528 decessi quest’anno rispetto a una media di 868 nei quattro anni precedenti. Insomma, il doppio. Covid? Tutto da vedere, anche se probabile: in realtà il dato ufficiale parla di 359 morti per il nuovo coronavirus dal 20 febbraio al 31 marzo 2020, che corrispondono al 23,5% del totale, ma è probabile che sia sottostimato.

“Il 91% dell’eccesso di mortalità riscontrato a livello medio nazionale nel mese di marzo 2020 si concentra nelle aree ad alta diffusione dell’epidemia – scrive Istat – 3.271 comuni, 37 province del Nord più Pesaro e Urbino. Nell’insieme di queste province, i decessi per il complesso delle cause sono più che raddoppiati rispetto alla media 2015-2019 del mese di marzo. Se si considera il periodo dal 20 febbraio al 31 marzo, i decessi sono passati da 26.218 a 49.351 (+ 23.133 ); poco più della metà di questo aumento (52%) è costituita dai morti riportati al Sistema di Sorveglianza Integrata Covid-19 (12.156). All’interno di questo raggruppamento le province più colpite dall’epidemia hanno pagato un prezzo altissimo in vite umane, con incrementi percentuali dei decessi nel mese di marzo 2020, rispetto al marzo 2015-2019, a tre cifre: Bergamo (568%), Cremona (391%), Lodi (371%), Brescia (291%), Piacenza (264%), Parma (208%), Lecco (174%), Pavia (133%), Mantova (122%), Pesaro e Urbino (120%)”.